Manifestazione del 27 contro la Leonardo a Chieti
Corteo del 28 a Teramo
Il corteo di Teramo ha visto la partecipazione di oltre 500 persone di tutte le età, che nonostante gli ostacoli imposti dalle autorità sin dal suo annuncio, hanno attraversato con determinazione le vie della città, intonando slogans contro il genocidio in Palestina e la complicità in esso e nella repressione del governo fascista Meloni.
Dapprima infatti, secondo la Questura, questo corteo non doveva proprio esserci, poi non doveva passare per il centro, infine doveva essere relegato a vie per lo più secondarie e buie. Ciò però non ha scoraggiato le tante persone che vi hanno preso parte e a fine corteo, in una piazza secondaria, anche l'ultimo tentativo di volerci avvicinare al centro cittadino è stato respinto.
Così alcune decine di compagne/i, alla spicciolata, si sono ritrovate/i nella piazza centrale della città, proprio quella che doveva essere evitata come la peste dalle autorità.
È stato riaperto lo striscione, accese torce e fuochi d'artificio, mentre il normale passeggio si fermava per capire quello che stava avvenendo ed ascoltare gli interventi sul genocidio in Palestina, le guerre imperialiste, la repressione.
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