Quasi 2 milioni di euro prima che diventasse ministro della Difesa. Ora come ministro della Difesa agisce per conto degli interessi dell’industria bellica e ogni sua scelta è volta a favorire i profitti di questa industria, Leonardo in testa, dei suoi profitti e di quelli dei suoi soci al governo, in primis la Meloni, da sempre creatura nelle braccia di Crosetto.
L’agitazione sui dossier è una sorta di difesa preventiva, di intimidazione contro Finanza, anti mafia e magistratura che voglia indagare sui legami politica-affari, sui legami governo-industria militare-economia di guerra.
Il polverone sollevato dal ministro stesso, dalla stampa al servizio del governo e dell’industria bellica ha lo scopo di celare questa verità e trasformare l’accusato in accusatore, oltre che condizionare e ricattare parlamento e Istituzioni. Chi deve essere inquisito è Crosetto!
Su Crosetto, il quotidiano Domani ha scritto: “Dai documenti letti da Domani risulta che il ministro Crosetto dal 2018 al 2021 ha percepito solo dalla Leonardo 1,8milioni di euro… E’ certo che nel 2018 percepisce 432mila euro tondo tondi; nel 2019 Leonardo gli ha versato “solo” 177mila euro; ma nel 2020 la cifra schizza, con un contratto non più da dipendente a tempo determinato, ma da lavoratore autonomo, incassa ben 593mila euro, che salgono ancora nel 2021 a 618mila euro”.
Giustamente il giornale scrive: “solo dalla Leonardo", che non è la sola industria bellica con cui Crosetto ha lavorato in differenti vesti, e sono soldi registrati che non escludono affatto l’esistenza di altre montagne di soldi non registrati.
E’ inutile dire che tutto questo è al servizio della partecipazione alla guerra imperialista del fronte Usa/Nato, guerra che viene scaricata con un’economia di guerra e attacco alle condizioni di vita dei proletari da parte di questo governo, della borghesia imperialista italiana e del suo ceto politico, non solo quello al governo, ma di una parte consistente della sedicente “opposizione”, da Italia viva all’ex ministro della Difesa Guerini, tuttora pezzo forte del PD.
Questo fatto è stato denunciato da parte della stampa e da sempre denunciato da proletari comunisti, da ORE 12 Controinformazione rossoperaia, ed è stato denunciato in una manifestazione di piazza, partecipanti Slai cobas e Fronte della gioventù comunista, in occasione della venuta, poi annullata, a Taranto del ministro Crosetto a marzo scorso; ed è sicuramente un punto importante della denuncia e mobilitazione politica proletaria e popolare contro la guerra imperialista verso la sciopero generale del 20 ottobre e le manifestazioni contro le Basi militari e il Ministero della Difesa del 21 ottobre.
Noi vogliamo la pubblicazione integrale di tutte le carte che riguardano il ministro Crosetto, in relazione ai suoi rapporti, le sue entrate, i suoi legami oscuri e coperti con la Leonardo e l’industria bellica; e chiamiamo tutti a fare fronte comune con noi perchè questo venga fuori in tutte le sedi pubbliche, istituzionali e non, e che metta in discussione la partecipazione al governo di Crosetto e la permanenza di questo governo corrotto e guerrafondaio.
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