venerdì 11 settembre 2015

pc 11 settembre - Solidarietà da Firenze a i compagni arrestati a Torino

Solidarietà ai compagni e le compagne arrestati a Torino, le lotte non si arrestano

Fra giovedì e sabato, fra Torino e la ValSusa, magistratura e questura torinese hanno portato agli arresti 14 compagn* attivi nelle lotte sociali  e politiche negli spazi autogestiti della città. Nella prima operazione, la repressione ha stretto le sue manette a 8 compagni accusati di aver resistito alle cariche della celere durante la presenza di Salvini in città, nel marzo scorso, quando la questura locale, dopo aver blindato il centro cittadino per permettere il comizio leghista, caricò violentemente il corteo antirazzista sin dalla partenza per poi tentare di disperderlo con l'uso sconsiderato di lacrimogeni. Francesca e Donato, sono da giovedì nel carcere torinese delle Vallette, mentre altri 6 compagni sono al momento agli arresti
domiciliari, con il divieto di poter comunicare o incontrare nessuno.Sabato invece, 8 compagni sono stati arrestati nei boschi della Maddalena, dopo un'iniziativa di lotta in prossimità del cantiere esplorativo del tunnel di Chiomonte, che nonostante assuma sempre più le sembianze di un fortino militare, è tutt'altro che inviolato e inviolabile. Soltanto ieri il GIP ha ordinato la loro scarcerazione per 7 dei No Tav in carcere, notificandole odiose misure restrittive come il rientro notturno,l'obbligo di dimora e firme giornaliere, mentre ai domiciliari resta un giovane compagno ancora minorenne.Al fianco dei compagni e delle compagne arrestate in Valle come a Torino, come CPA Fi Sud, crediamo che alla repressione si debba rispondere diffondendo ed estendendo la solidarietà, innanzitutto riprendendo e rilanciando i percorsi di lotta che la repressione cerca di circoscrivere, ostacolare, dividere e impaurire. Contro il razzismo e l'esclusione sociale, contro le opere inutili e devastanti, che servono solo agli interessi di chi governa e lucra su questo sistema di sfruttamento, a Firenze come a Torino e in ValSusa, nonostante carcere denunce e repressione, troveranno sempre la nostra resistenza.

CONTRO chi SFRUTTA e MILITARIZZA i TERRITORI, come chi DIFFONDE RAZZISMO e FASCISMO, LOTTARE è GIUSTO e NECESSARIO!
FERMARE il TAV in VALLE come a FIRENZE!
CONTRO la REPRESSIONE, ESTENDERE la SOLIDARIETA' e RILANCIARE le LOTTE!
LUCA,MATTIA,CECCA,DONATO,DAMIANO,NICOLA,ALEX,FRA,JACOPO,
VALERIA,PIER,GIANLUCA,CHECCO e CARLO LIBERI SUBITO!

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