Il
regime fascista in Turchia fa strage dei curdi con il pretesto delle
operazioni contro il Califfato, sia per affermarsi come potenza
regionale dominante nell'area, sia per cercare di realizzare i
risultati che le precedenti elezioni non hanno raggiunto all'interno:
una dittatura fascista, militare aperta con il voto plebiscitario. Le
ultime elezioni non hanno permesso però ad Erdogan di ottenere
questo risultato per l'alleanza elettorale tra il movimento
democratico progressista turco, scaturito dalla rivolta di Gezi Park,
e il movimento di opposizione curdo rappresentato politicamente dalla
HDP di Demiltas.
Il
regime di Erdogan scatena un'offensiva politico-militare con il pieno
sostegno dell'imperialismo americano e la Nato, per arrivare alle
nuove elezioni del 1° novembre in condizioni di stravincerle e
imporre la dittatura.
Noi
appoggiamo tutti i movimenti di massa turco e curdo che resistono sul
piano sociale, politico e militare alla marcia del regime. Noi
appoggiamo tutte le azioni armate in Kurdistan e nel cuore della
Turchia contro lo Stato e le truppe turche.
Noi
salutiamo positivamente tutte le forze che vorranno contrastare anche
sul piano elettorale il plebiscito a Erdogan del 1° novembre.
Ma la
nostra convinzione più solida è che solo i partiti maoisti e la
strategia della guerra popolare possano permettere ai proletari e
alle masse turche e curde di sconfiggere il disegno capitalista e
fascista di Erdogan e l'imperialismo Nato che lo sostiene.
Nessun commento:
Posta un commento