Partito
Comunista dell’India (maoista)
Comitato
Speciale di Zona DANDAKARANYA
Comunicato
stampa
3
maggio 2015
Boicottare
la visita in Chathisgarh di Modi, primo servo della borghesia
compradora-burocratica e delle multinazionali
compradora-burocratica e delle multinazionali
Il Partito Comunista dell’India
(Maoista) denuncia la visita del primo ministro indiano Narendra Modi
on Chathisgarh prevista il 9 maggio 2015. Facciamo a tutto il popolo
dello Stato, democratici, progressisti, patrioti, operai e contadini,
alle organizzazioni sociali adivasi e non adivasi, perché contestino
questa visita, che ha il solo scopo di firmare altri protocolli
d’intesa per svendere le risorse naturali dello Stato alle grandi
imprese. Facciamo appello a organizzare ogni tipo di azione di
protesta, cortei, roghi di fantocci di Ramansingh e Modi, ecc. Questo
boicottaggio sarebbe un simbolo della lotta delle masse lavoratrici,
specie dei contadini e adivasi, per la loro sopravvivenza e identità,
per il “jal jungle zameen” e proteggere le risorse minerarie
dello Stato.
Da quando Modi è salito al
potere, c’è stata una foga senza precedenti nell’attuazione
quelle politiche finanziarie e industriali che servono alle grandi
società nazionali e straniere. Dietro lo slogan ingannevole “fare
in India”, in nome dello sviluppo del paese e col pretesto di dare
lavoro ai giovani del paese, Modi ha aperto le porte ai grandi gruppi
industriali nazionali ed esteri. Ha imposto il decreto
sull’acquisizione delle terre al solo scopo di facilitare
l’incessante rapina di terre vergini e risorse minerarie del paese.
In realtà, Modi non è il primo ministro dell’India. È il “primo
servo” dei capitalisti burocratici compradori e delle
multinazionali.
Quel che Modi fa all’India,
Raman Singh cerca di fare al Chathisgarh, saccheggiando le risorse
naturali dello Stato, come dimostrano il bilancio recentemente
approvato e la nuova politica industriale. Dal Centro sono state
inviate Forze para- militari in gran numero per garantire la
costruzione della linea ferroviaria Dalli-Raoghat, che ha il solo
scopo di agevolare la razzia del ferro e degli altro minerali. Ora
Modi viene in Chathisgarh per imporre l’espansione della
Raoghat-Jagadalpur, firmare protocolli d’intesa per un
mega-impianto siderurgico e inaugurare la Centrale di Polizia di Naya
Raipur. La contemporaneità della firma del protocollo d’intesa e
dell’inaugurazione della Centrale di polizia nella nuova capitale,
non sono una coincidenza.
Calpestando i poteri
costituzionali, il Quinto Titolo, il PESA e le competenze dei
gramsabha, i governi hanno accelerato i loro sforzi per avviare i
progetti minerari di Raoghat, Chargam, Aamdayi, Kuvve, Budhiyarimad,
Pallemad e altri ancora in Bastar sambhag e Rajnandgaon. Si stringono
anche i tempi di attuazione del piano per installare campi di
addestramento militare in un quarto del territorio del Maad, per
farne una piattaforma dell’esercito. In questo contesto, in tutte
le aree di lotta, compreso il Maad, si sono intensificati il
controllo delle campagne e gli attacchi contro i villaggi. Gli
attacchi per ottenere informazioni e i falsi scontri con il PLGA sono
diventati prassi comune.
Il nostro partito fa appello al
popolo dello stato a intraprendere un largo, organizzato e militante
movimento popolare il governo fascista Hindutva BJP dello Stato, per
proteggere le risorse naturali, in particolare jal jungle and zamen,
le risorse minerali o l’identità adivasi. Diamo ogni sostegno
possibile alla guerra popolare rivoluzionaria del Dandakaranya.
Denunciamo la guerra al popolo chiamata Operazione Green Hunt.
(Gudsa
Usendi), portavoce, Dandakaranya Special Zonal Committee, PCI
(maoista)
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