Il 2011 se ne va, e si porta via uno dei peggiori personaggi della storia italiana contemporanea: il maiale fascista repubblichino Pierantonio Mirko Tremaglia, che ha tirato le cuoia il trenta dicembre a Bergamo - dove era nato il 17 novembre 1926 - alla pazzesca (per uno come lui) età di ottantacinque anni.
Ci sono morti che pesano come piume, ed altri che sono come macigni; in questo caso non ho dubbi che si debba parlare della seconda ipotesi: finalmente si è tolto dai piedi, e gli italiani non saranno più costretti a sopportare quell'enorme peso costituito dal dovergli versare il sontuoso vitalizio del quale godeva e che rappresentava una vergogna per le istituzioni.
L'ignobile traditore repubblichino è stato persino ministro in due governi, guidati dal Cavaliere Nero - per il quale vale l'augurio sincero di seguirlo molto presto, della Repubblica nata dalla Resistenza al fascismo italiano ed a quello tedesco da lui sostenuti strenuamente fino alla fine dei suoi giorni.
La presenza dello schifoso essere appena trapassato all'interno di un esecutivo della Repubblica ha rappresentato l'ennesimo sfregio perpetrato dal Padrino di Arcore al Parlamento borghese italiano: oltre ai nani, alle ballerine, alle prostitute di alto bordo, il Padrino lombardo ha portato lì personaggi indegni di essere definiti uomini: i fascisti repubblichini.
Uno di meno: e non ci mancherà.
Genova, 31 dicembre 2011
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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