giovedì 21 ottobre 2010

pc quotidiano 21 ottobre - TERZIGNO: L'UMANITA' CONTRO LA BESTIALITA'

LETTERA ALLE DONNE DI TERZIGNO

Le lavoratrici, le disoccupate, le compagne di Taranto esprimono tutta il loro sostegno alla giusta battaglia degli abitanti di Terzigno e dei Comuni della zona, e, per quanto lontane, vi vogliamo incoraggiare a continuare la battaglia contro la discarica fino alla vittoria delle vostre sacrosanti
ragioni.
Mandiamo la nostra solidarietà soprattutto alle donne che con i bambini da giorni e notti stanno lottando in prima fila, combattive nei blocchi contro le cariche selvagge della polizia che è arrivata ad usare anche pallottole di gomma e spara lacrimogeni ad "altezza d'uomo".
A Terzigno è la lotta dell'umanità contro la bestialità; da un lato c'è chi lotta per la vita, per una vera civiltà, dall'altro si sta portando avanti una barbarie da medioevo da imporre con la violenza dello Stato, di fatto con una moderna dittatura; è una lotta che ha da un lato la difesa delle condizioni di vita, dei diritti essenziali, in primis quello alla salute della gente e dall'altro invece la difesa del profitto delle grandi imprese - queste sì infiltrate o spesso dirette dalla camorra - che fanno miliardi sui rifiuti, come la difesa dei partiti, delle istituzioni che hanno distrutto il territorio, l'aria, e per questo hanno goduto e continuano a godere di potere, soldi.
Il Presidente della Regione Campania l'altra sera in televisione diceva tranquillamente che: certo l'alternativa a nuove discariche sarebbe fare la raccolta differenziata, ma questa non c'è e quindi... beccatevi malattie, tumori, morte; dice praticamente che è possibile non distruggere le vite delle persone, dei bambini, ma non lo vogliono fare, perchè romperebbe il giro perverso dei profitti.
Contro questi “mostri” è giusto ribellarci!
Da Taranto ci sentiamo particolarmente vicino a voi, perchè anche qui da tempo come disoccupate, stiamo portando avanti una lotta, a volte dura, con blocchi del ponte, occupazioni di sedi istituzionali, con donne caricate dalla polizia, per fare la raccolta differenziata, per unire ambiente e
lavoro, in una città in cui già per i padroni dell'Ilva, dell'Eni vi è il record di morti per tumore; ma ci troviamo contro un muro, anche da parte di un Comune di "sinistra".

Ma non possiamo mollare perchè abbiamo mille RAGIONI!
LA RIVOLTA E' GIUSTA!

Un abbraccio da noi a tutte voi.

Le lavoratrici, le disoccupate del
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
TARANTO - 3475301704

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