domenica 16 novembre 2025

pc 16 novembre - La Marina militare apre alla propulsione nucleare - imperialismo italiano e il suo governo Meloni/Crosetto avanzano verso la guerra

Al via uno studio affidato a Fincantieri

La Marina militare apre alla propulsione nucleare: allo studio reattori, cantieri e “nuclear naval base

Nuove unità alimentate con l'atomo sulla base del Trieste e degli U212NFS, dove e come costruire i mini reattori, come modificare basi navali e arsenali per fare il pieno e la manutenzione. Due anni per creare una cornice teorica alla svolta nucleare.

Nave Trieste (ph Marina Militare)

Un campo in cui la Marina Militare ha operato studi per decenni presso il Centro interforze studi per le applicazioni militari, il Cisam di Pisa, su un reattore a fissione spento nel 1980. In anni recenti la creazione di reattori di piccole dimensioni per impiego navale era già tornata in auge con il progetto Minerva (Marinizzazione di impianto nucleare per l’energia di bordo di vascelli armati) compreso nel Piano nazionale della ricerca militare. Le proponenti sono, accanto a Fincantieri, tutte genovesi: la controllata Cetena, Ansaldo Nucleare, Rina Services e Università degli Studi di Genova.

Fincantieri del Muggiano

 Sulla base di Minerva potrebbe dunque nascere la nuova dottrina nucleare della Marina Militare. Lo studio affidato a Fincantieri durerà due anni (3 milioni di euro l’importo). Entro il 2028 ci sarà quantomeno una cornice di fattibilità teorica, anche se eventuali applicazioni non si vedranno probabilmente prima del 2040. Per adesso l’operazione “non vincola in alcun modo l’amministrazione difesa a procedere alla eventuale successiva procedura di appalto”. Ma c’è da dire che anche il mondo della navigazione commerciale guarda con interesse alla possibilità dell’utilizzo di mini reattori. La spinta dell’utilizzo duale è un altro tema di cui tenere conto, come ha avuto modo di specificare il ministro Frattin pochi mesi fa in visita in città.

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