martedì 18 febbraio 2025

pc 18 febbraio – Crolla la produzione industriale e crollano le menzogne del governo che continua a dire balle su balle con numeri inventati su tutto: lavoro, disoccupazione, lavoro femminile…

 

Mentre la Meloni raccontava le solite balle sui numeri al congresso del sindacato di governo Cisl, l’Istat comunicava i dati reali, per esempio, sul crollo della produzione industriale che è quello più evidente e che fa impressione, meno 3,5% nel 2024, solo nel mese di dicembre, il crollo è stato addirittura del 7,1%.

È aumentata in modo spropositato anche la cassa integrazione: secondo il centro studi di Lavoro&Welfare nel 2024 le aziende manifatturiere hanno avuto 426,5 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps. Il dato equivale a 56,2 milioni di giornate lavorative perse e assenza di attività produttiva per oltre 215mila addetti coinvolti nella cig a zero ore.

Perfino nell’alta tecnologia è arrivata la crisi: alla Stm (St Microelectronics) di Catania, che produce

semiconduttori, ci saranno due settimane a marzo e aprile di cassa integrazione per 2500 lavoratori.

Perfino le aperture delle cosiddette partite iva, i lavoratori “autonomi”, sono diminuite del 2%. La chiusura di circa 6000 di queste “partite” significa che aumenta il numero dei disoccupati.

E diminuisce anche il tasso di attività e di occupazione degli immigrati presenti in Italia. Il lavoro, quando c’è, resta povero e scarsamente qualificato, nonostante il boom di richieste da parte delle imprese, che sono alla ricerca o di personale molto qualificato (soprattutto settore tecnologico) o di forza lavoro a salari bassissimi…

E poi i giovani: Sono almeno in centomila quelli che hanno lasciato l’Italia tra 2022 e 2023, quasi tre volte quelli che sono tornati. I dati sono della Fondazione Nord Est.

Questi sono solo alcuni aspetti della condizione operaia in Italia… contro le chiacchiere e le balle senza fine della fascista Meloni e del suo governo.

Un governo da cacciare prima possibile…

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