sabato 6 aprile 2024

pc 6 aprile - Israele testa le sue micidiali armi sulla vita dei palestinesi - I rapporti con l'Italia - Da un compagno di Taranto

 

Israele ha registrato un notevole aumento nei profitti derivanti dall'export di armamenti, con una significativa quantità di tali armi testate durante il genocidio in corso. Nonostante i recenti voti dell'ONU a favore di un embargo sulle armi destinate a Israele, il paese continua a commercializzare, senza alcun problema, i suoi avanzati sistemi d'armamento in diverse parti del mondo, registrando un ulteriore aumento delle esportazioni nel 2023, seguito dal boom del 2022 causato dalla guerra in Ucraina. 

Tel Aviv ha triplicato le sue spedizioni in Italia, passando da 9 a 31 milioni di euro, e le prospettive per il 2024 sembrano altrettanto promettenti, specialmente alla luce degli eventi come il Singapore Airshow, una fiera aerospaziale e della difesa di grande rilevanza in Asia, dove è probabile che le richieste aumentino ulteriormente.
L'efficacia delle armi israeliane, testate cinicamente sulle vite deə palestinesə a Gaza, è stata un fattore trainante per il successo delle vendite. Durante la recente fiera aerospaziale a Singapore, sono state esposte armi di nuova generazione e tecnologie anti-drone, citando l'emergenza del 7 ottobre come punto di riferimento. In particolare, sono stati evidenziati droni e altri aeromobili senza pilota, tra cui

l'Elbit Hermes 900, che ha generato importanti accordi, incluso uno con l'India. Anche armamenti come "Harop, il drone suicida", sviluppato per l'utilizzo durante il conflitto nel Nagorno Karabakh, sono stati mostrati con orgoglio, con vendite recenti anche all'Estonia. Quest'ultima ha acquisito anche il sistema missilistico Blue Spear 5G SSM, sviluppato in collaborazione con Singapore, con l'obiettivo di rafforzare le proprie difese contro potenziali minacce.
Tra le altre vendite significative, vi sono il missile anticarro Spike e il sistema di difesa aerea David's Sling, ceduti rispettivamente a Grecia e Finlandia. Rafael, un'azienda israeliana, ha anche esposto il suo Spike Firefly, un drone suicida che offre nuove opportunità operative sul campo di battaglia. Un sistema antidrone portatile, noto come Portable Dome, è stato altresì mostrato e utilizzato con successo dalle truppe israeliane a Gaza e contro i droni di Hezbollah.

Nonostante le critiche e le preoccupazioni sulla vendita di armi in zone di conflitto, Israele continua ad espandere il suo mercato globale di armamenti, trovando opportunità di business anche in contesti internazionali.
(notiza recepita dai quotidiani di oggi)

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