venerdì 24 giugno 2022

pc 24 giugno - I padroni vogliono più operai immigrati perché c'è "carenza di manodopera"... Il governo prepara il "decreto flussi" per oltre 70.000 operai...

 

“… la carenza di manodopera è diventata una criticità produttiva...” dice il quotidiano dei padroni italiani, Sole24Ore del 17 giugno, che non pensano nemmeno lontanamente di chiamare al lavoro i milioni di disoccupati che ci sono nel nostro paese, ma chiedono un aumento del numero degli immigrati per “i fabbisogni delle aziende”.

Lo scorso anno gli “ingressi” previsti dal “decreto flussi” sono stati 70.000, che erano il doppio dell’anno prima, ma ai padroni non bastano più: “… le richieste delle imprese sono pressanti … I fabbisogni delle aziende … sono conclamati”.

Ma non basta solo aumentare il numero, i padroni chiedono anche “Procedure accelerate e tempi dimezzati per assumere migranti lavoratori qualificati”.

I padroni, come si vede, hanno fretta, e il governo si è messo subito all’opera, e come!: “Tra i ministri dell’interno, Luciana Lamorgese, e del Lavoro, Andrea Orlando, con i loro tecnici, è un susseguirsi di confronti e sintesi tecniche” dice il quotidiano della Confindustria, e alla fine di tutta questa fatica: “Le norme licenziate mercoledì dal Cdm sono indirizzate sia ai migranti lavoratori del decreto flussi 2021 sia a quello in arrivo quest’anno. L’intento primario, dunque, è di accelerare l’iter di immissione degli stranieri nel mercato del lavoro a partire da quelli già in ballo.”

Le “procedure accelerate” prevedono anche che “I tempi del rilascio dei visti delle autorità consolari si riducono da trenta a venti giorni, i nulla osta al lavoro, soprattutto, dimezzano la durata delle procedure: da 60 a 30 giorni” e la “possibilità che le verifiche sui requisiti del datore di lavoro siano assolte da parte di professionisti qualificati ma anche delle organizzazioni datoriali.” Troppa fretta per stare a controllare i “requisiti”!

Questo documento del governo che si chiama “decreto flussi” e viene emanato ogni anno, “è un Dpcm (decreto del presidente del consiglio)” dice tutto contento il giornalista, e cioè non deve passare subito dal Parlamento! Che comunque approva!

I padroni non vogliono perdere certo l’occasione (seppur all’interno di una crisi economica generale!) di approfittare di questo momento di possibile rilancio di alcuni settori dell’economia e cercare di fare ancora più profitti utilizzando questo immenso esercito industriale di riserva che comprende operai di tutto il mondo, un esercito precario per definizione e che facendo pressione sugli operai che già lavorano concorre ad abbassare di fatto il salario generale.

Nessun commento:

Posta un commento