...come e peggio della Moratti, la giunta del "falso vento del cambiamento", è attenta a sostenere gli interessi degli speculatori, vedi Expo, e invece nega il diritto alla casa, al lavoro e alla tutela ambientale. Sono decenni che il fiume Seveso, come così il Lambro, esonda e mette in ginocchio la città, e Pisapia dov'era?
Milano come Venezia, la città
è allagata. Il Comune: "Non eravamo preparati"
Dopo i
violenti acquazzoni della scorsa notte i quartieri di Niguarda e Isola sono
diventati un fiume in piena. Seveso sotto controllo, ma resta
l'allerta.
Milano, 8
luglio 2014 - Milano come Venezia. Senza gondole, ma con una fila di
carcasse di automobili semi-sommerse dall'acqua, in panne. Brutta
sorpresa questa mattina per gli automobilisti che si sono messi in strada. L'acquazzone
notturno ha letteralmente sommerso alcune delle arterie principali della
città, da viale Marche a Fulvio Testi, passando per Zara. Traffico
in tilt e deviazioni, automezzi dei pompieri e ambulanze in difficoltà,
mentre negozi, garage e appartamenti a pian terreno si sono riempiti
inesorabilmente di fango e acqua. L'unica difesa per i cittadini è stata allora
quella di improvvisare barriere difensive contro la forza dell'acqua.
Sacchi di terra per i più fortunati, assi di legno marce, vestiti e asciugamani
per tutti gli altri, in una situazione che ha davvero del paradossale. Mezza
Milano è stata sommersa, l'altra metà intasata dal traffico. Più del
maltempo però, è stato il Seveso a tenere tutti col fiato sospeso, per un'esondazione
che è andata avanti per oltre 8 ore. Il fiume è uscito dagli
argini questa notte alle 2.50 circa. Tra i quartieri sotto assedio
anche Niguarda, dove l'acqua ha continuato a fuoriuscire dal fiume
riversandosi sulle strade, e Isola: via Borsieri, piazza
Segrino, via Lario, piazzale Lagosta, via Jacopo dal Verme e via
Pola sono state le strade più colpite, al buio e completamente allagate. Protezione
civile regionale, vigili del fuoco e urbani hanno chiuso al traffico le
strade più colpite e rimanendo contemporaneamente al lavoro con le pompe
idrovore, ma l'operazione è stata resa ancor più difficoltosa dalla mancanza
di corrente elettrica. Bloccato il traffico anche in ingresso città,
su viale Monteceneri e sul cavalcavia Bacula. Si è rimasti in
coda anche sulle circonvallazioni in direzione centro. L'emergenza però
lentamente è rientrata, così come l'esondazione del Seveso. L'acqua
è defluita in fognatura e la polizia locale ha gradualmente riaperto vie e
incroci alla circolazione. Settanta le pattuglie dei vigili al lavoro
nella zona nord, in un'area vasta 4 chilometri sull'asse Zara-Fulvio
Testi. L'accessibilità delle strade è gradualmente tornata alla normalità.
In mattinata è stata effettuata anche una esondazione
controllata del Lambro nella zona est di Milano: Polizia Locale presente con 10
pattuglie all'altezza delle vie Vittorini e Camaldoli. I mezzi pubblici
hanno tenuto e Atm ha informato costantemente i cittadini tramite twitter
sulla situazione della mobilità. In mattinata è rimasta chiusa per qualche
tempo la stazione Istria della M5, mentre non erano agibili, per gli
allagamenti in superficie, alcune uscite di altre fermate della linea 1, che
comunque sono state rapidamente riaperte. La circolazione ferroviaria sulla
linea Milano-Seveso-Asso, interrotta sulla tratta Mariano
Comense-Seveso, è stata ripristinata intorno alle
9. Inevitabile a questo punto una voce dal Comune di Milano,
che ha fatto sapere che ieri "non era stato emanato alcun avviso di
criticità'" da parte del Centro Funzionale Monitoraggio Rischi della
Regione Lombardia, che alle 13 di ieri aveva emesso un bollettino meteo
segnalando dal tardo pomeriggio un'intensificazione di piogge sparse fino alle
24. Probabili temporali erano previsti per le ore successive ma, sottolinea
il Comune, "senza livello di rischio". Detto ciò gli interventi
sarebbero comunque stati fatti, aprendo le chiuse di Palazzolo,
ma ''non c'è stato il tempo'' di aprire i tombini prima
dell'esondazione del Seveso. La situazione poi si è evoluta molto
rapidamente: "Alle 2.04 è stata raggiunta la prima soglia di allarme; alle
2.26 la seconda fino alle 2.41, quando si è arrivati alla prima
soglia di emergenza. L' esondazione del Seveso risale alle 2.49 ed è
tutt'ora in corso".Una città messa in ginocchio dalla pioggia, e come
se non bastasse per oggi sono previste nuove precipitazioni. Mai come
oggi allora si può dire che a Milano piove davvero sul bagnato.
PISAPIA:
CHIEDO SCUSA AI CITTADINI - "Abbiamo fatto tutto il possibile. Chiedo
scusa ai cittadini, ma se fossimo stati avvisati in tempo avremmo evitato
questa situazione". Queste le parole del sindaco Giuliano Pisapia,
intervenendo in consiglio comunale sulla esondazione del Seveso, spiegando di avere
seguito in prima persona l'evolversi dell'emergenza "dalle due di questa notte".
Il sindaco ha annunciato che l'amministrazione farà "di tutto
il possibile per risarcire dei danni subiti" sebbene quanto
accaduto "non possa essere addebitato a una mancata o scarsa
manutenzione da parte del Comune".
Un impegno poi ribadito in aula anche
dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli: "Intendiamo risarcire i cittadini - ha precisato Granelli -
perché pensiamo che l'amministrazione debba essere vicina ai cittadini
facendosi carico non solo degli interventi di protezione civile ma anche dei
danni subiti e delle spese che dovranno sostenere". Per questo, ha
spiegato Granelli "siamo impegnati nella raccolta dei dati sui danni:
vogliamo quantificare con attenzione i danni subiti sia dalla
collettività sia dai singoli cittadini".
gabriele.gabbini@ilgiorno.net
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