Dalla cronaca, ripresa dalla stampa, anche araba, emerge evidente come Israele stia portando avanti uno sterminio di massa della popolazione palestinese della striscia di Gaza. Non si tratta in questo caso neanche di "vittime collaterali" che sempre gli Stati e gli eserciti imperialisti provocano nelle loro sporche guerre, ma di un genocidio pianificato. Vengono scientemente colpite case, campi profughi, perfino stalle. I droni dello Stato di Israele servono appunto ad individuare i luoghi di civili, in cui non possono che esserci soprattutto donne e bambini; tanto lo sanno che avvisano 5 minuti prima che stiano distruggendo le case.
Come ha dichiarato una fonte anonima dell'esercito israeliano: “Nessun membro di Hamas ha ormai una casa dove rifugiarsi. Abbiamo distrutto di più nelle ultime 36 ore che in tutta l’operazione ‘Colonna di Difesa’; mentre un alto ufficiale israeliano ha affermato che i Servizi segreti israeliani non dispongono di informazioni d’Intelligence sui luoghi in cui sono nascosti i missili palestinesi. Quindi, non stanno colpendo affatto siti militari arabi, ma il popolo palestinese, donne, bambini.
E' una guerra nazista, che usa il terrorismo. Le parole di Netanyahu ricordano chiaramente la propaganda e lo spirito nazista: "Il nostro esercito è forte, il nostro fronte interno è fermo, e la nostra nazione è unificata . Siamo tutti uniti nella missione di fermare le organizzazioni terroristiche e riportare la tranquillità". dove per "tranquillità" si intende la morte dei palestinesi.
La ritrovata "unità del suo governo e del paese", come dice orgoglioso Netanyahu è fatta sulla distruzione di un intero popolo, di un intero paese. "L'operazione sarà estesa e proseguirà fino a quando - ha ammonito sempre Netanyahu - gli spari verso le nostre città non cesseranno del tutto e la calma (di morte - ndr) ritornerà". Anche il presidente Shimon Peres - in carica ancora per pochi giorni- ha messo in guardia Hamas che l'offensiva di terra potrebbe cominciare "a breve". L'imperialismo USA, gli imperialisti europei fanno sentire la loro "vibrante preoccupazione", ma sono strategicamente, visceralmente con Israele.
In Italia, mentre tace papa Bergoglio (dopo la messinscena della preghiera dei capi di Israele e Palestina), assistiamo alla squallida uscita del ministro degli esteri italiano Federica Mogherini che da Mosca, mentre il sangue di donne e bambini scorreva, ha "raccomandato moderazione a tutte le parti" e, mettendo sullo stesso piano il genocidio di Israele e la risposta di difesa di Hamas, ha notato che "è urgente evitare una spirale di violenza in Medio Oriente che rischierebbe di sfuggire al controllo e di infiammare una regione attraversata da conflitti drammatici". Ignobili personaggi, burattini che non possono neanche chiamarsi persone!
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha invitato L’OLP “ad assumersi la responsabilità di lanciare la terza Intifada”. Ma ora occorre molto di più: occorrerebbe organizzare la guerra di popolo.
Ma nè la linea del FPLP, nè tantomeno l'Olp hanno tuttora questa linea. E questo è il problema per il popolo palestinese oggi, per resistere e vincere.
ore 23 – Sale a 54 il bilancio delle vittime gazawi: una donna di 65 anni, Samia al Arja, di Rafah, e sua nipote undicenne Meriam. A Gaza City un drone ha centrato l’auto di alcuni giornalisti: otto feriti, l’autista – Hamdi Hishab – è morto.
ore 18.20 – Mentre Gaza subisce in queste ore attacchi congiunti dal mare, da parte delle navi da guerra israeliane, e dal cielo, una fonte anonima interna all’esercito ha commentato l’offensiva “Barriera Protettiva”: “Nessun membro di Hamas ha ormai una casa dove rifugiarsi. Abbiamo distrutto di più nelle ultime 36 ore che in tutta l’operazione ‘Colonna di Difesa’ [nel novembre 2012, ndr]“.
ore 16.30 – NETANYAHU: “Abbiamo deciso di intensificare ulteriormente i nostri attacchi contro Hamas - ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu... Il nostro esercito è forte, il nostro fronte interno è fermo, e la nostra nazione è unificata . Siamo tutti uniti nella missione di fermare le organizzazioni terroristiche e riportare la tranquillità. L’operazione si espanderà e continuerà fino a quando il fuoco sulle nostre comunità non cesserà e la tranquillità non tornerà”.
Ore 15.00 – sarebbero 118 i palestinesi d’Israele arrestati nei primi due giorni dell’Operazione “Bordo Protettivo” durante le proteste che stanno avendo luogo nei centri arabi dello stato ebraico. L’agenzia stampa Wafa riferisce inoltre di 19 palestinesi arrestati in Cisgiordania.
Ore 13:20 - Da Damasco il vice segretario del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Abu Ahmad Fua’ad, ha invitato L’OLP “ad assumersi la responsabilità di lanciare la terza Intifada”.
Ore 13.10 - Un padre e suo figlio le ultime vittime dell’operazione israeliana.
Ore 13 – Sono morti nei bombardamenti israeliani un bambino di un anno e mezzo, Muhamad Malakah, e sua madre, Amnah Malakah, 27 anni.
Ore 12.30 – Secondo il Ministro della Difesa israeliano Ya’alon, i raid israeliani hanno distrutto armi, “infrastrutture del terrore”, centri di comando, istituzioni di Hamas, edifici governativi e case di “terroristi”. (MA) un alto ufficiale israeliano ha affermato che i Servizi segreti israeliani non dispongono di informazioni d’Intelligence sui luoghi in cui sono nascosti i missili palestinesi. “Se sapessimo dove sono i razzi a lunga gittata – ha affermato – li avremmo già colpiti”.
Ore 12.15 – Finora sono state distrutte dagli aerei da guerra israeliani 50 case. Secondo la tv al-Mayadeen al momento sono 27 le vittime palestinesi, la maggior parte delle quali sono civili. Autoambulanze hanno trasportato mezz’ora fa cinque feriti all’ospedale Shifa’ di Gaza. Tra questi ci sono due bambini e una donna.
Ore 11.25 – Due palestinesi uccisi in un bombardamento israeliano vicino al campo profughi di Nuseirat: Abd al-Nasser Abu Kweik, 60 anni, e suo figlio Khaled, 31. Una terza vittima al centro della Striscia. Si tratta di una donna di 80 anni, Nayfa Farajallah.
Ore 10.40 – Il vice Ministro della Difesa israeliano Danny Danon ha proposto di togliere immediatamente la corrente elettrica a Gaza e impedire l’ingresso di carburante.
Come ha dichiarato una fonte anonima dell'esercito israeliano: “Nessun membro di Hamas ha ormai una casa dove rifugiarsi. Abbiamo distrutto di più nelle ultime 36 ore che in tutta l’operazione ‘Colonna di Difesa’; mentre un alto ufficiale israeliano ha affermato che i Servizi segreti israeliani non dispongono di informazioni d’Intelligence sui luoghi in cui sono nascosti i missili palestinesi. Quindi, non stanno colpendo affatto siti militari arabi, ma il popolo palestinese, donne, bambini.
E' una guerra nazista, che usa il terrorismo. Le parole di Netanyahu ricordano chiaramente la propaganda e lo spirito nazista: "Il nostro esercito è forte, il nostro fronte interno è fermo, e la nostra nazione è unificata . Siamo tutti uniti nella missione di fermare le organizzazioni terroristiche e riportare la tranquillità". dove per "tranquillità" si intende la morte dei palestinesi.
La ritrovata "unità del suo governo e del paese", come dice orgoglioso Netanyahu è fatta sulla distruzione di un intero popolo, di un intero paese. "L'operazione sarà estesa e proseguirà fino a quando - ha ammonito sempre Netanyahu - gli spari verso le nostre città non cesseranno del tutto e la calma (di morte - ndr) ritornerà". Anche il presidente Shimon Peres - in carica ancora per pochi giorni- ha messo in guardia Hamas che l'offensiva di terra potrebbe cominciare "a breve". L'imperialismo USA, gli imperialisti europei fanno sentire la loro "vibrante preoccupazione", ma sono strategicamente, visceralmente con Israele.
In Italia, mentre tace papa Bergoglio (dopo la messinscena della preghiera dei capi di Israele e Palestina), assistiamo alla squallida uscita del ministro degli esteri italiano Federica Mogherini che da Mosca, mentre il sangue di donne e bambini scorreva, ha "raccomandato moderazione a tutte le parti" e, mettendo sullo stesso piano il genocidio di Israele e la risposta di difesa di Hamas, ha notato che "è urgente evitare una spirale di violenza in Medio Oriente che rischierebbe di sfuggire al controllo e di infiammare una regione attraversata da conflitti drammatici". Ignobili personaggi, burattini che non possono neanche chiamarsi persone!
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha invitato L’OLP “ad assumersi la responsabilità di lanciare la terza Intifada”. Ma ora occorre molto di più: occorrerebbe organizzare la guerra di popolo.
Ma nè la linea del FPLP, nè tantomeno l'Olp hanno tuttora questa linea. E questo è il problema per il popolo palestinese oggi, per resistere e vincere.
Gaza, 160 raid aerei degli israeliani
A Khan Yunes un primo
raid ha colpito una stalla uccidendo sei persone e ferendone altre. Più tardi
in un altro attacco, dove sono state colpite due abitazioni, sono morte tre
donne e quattro bambini. Infine, un ultimo raid ha interessato il campo
profughi di Nusseirat, con la morte di una persona. In tre giorni le operazioni
aeree contro Hamas hanno fatto 64 vittime.
AGGIORNAMENTO ore
23.20 – Un F16 israeliano ha centrato una casa vicino al cimitero di
Al Faluja, a Jabaliya: due morti e due feriti.
ore 23 – Sale a 54 il bilancio delle vittime gazawi: una donna di 65 anni, Samia al Arja, di Rafah, e sua nipote undicenne Meriam. A Gaza City un drone ha centrato l’auto di alcuni giornalisti: otto feriti, l’autista – Hamdi Hishab – è morto.
ore 18.20 – Mentre Gaza subisce in queste ore attacchi congiunti dal mare, da parte delle navi da guerra israeliane, e dal cielo, una fonte anonima interna all’esercito ha commentato l’offensiva “Barriera Protettiva”: “Nessun membro di Hamas ha ormai una casa dove rifugiarsi. Abbiamo distrutto di più nelle ultime 36 ore che in tutta l’operazione ‘Colonna di Difesa’ [nel novembre 2012, ndr]“.
ore 16.30 – NETANYAHU: “Abbiamo deciso di intensificare ulteriormente i nostri attacchi contro Hamas - ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu... Il nostro esercito è forte, il nostro fronte interno è fermo, e la nostra nazione è unificata . Siamo tutti uniti nella missione di fermare le organizzazioni terroristiche e riportare la tranquillità. L’operazione si espanderà e continuerà fino a quando il fuoco sulle nostre comunità non cesserà e la tranquillità non tornerà”.
Un alto comandante israeliano sostiene che il basso numero
di razzi lanciati da Hamas che hanno colpito il suolo di Israele finora
potrebbe aumentare. Tuttavia, ha dichiarato, esiste un enorme gap tra la
capacità bellica israeliana e quella palestinese...
Ore 15.00 – sarebbero 118 i palestinesi d’Israele arrestati nei primi due giorni dell’Operazione “Bordo Protettivo” durante le proteste che stanno avendo luogo nei centri arabi dello stato ebraico. L’agenzia stampa Wafa riferisce inoltre di 19 palestinesi arrestati in Cisgiordania.
Ore 13:20 - Da Damasco il vice segretario del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Abu Ahmad Fua’ad, ha invitato L’OLP “ad assumersi la responsabilità di lanciare la terza Intifada”.
Ore 13.10 - Un padre e suo figlio le ultime vittime dell’operazione israeliana.
Ore 13 – Sono morti nei bombardamenti israeliani un bambino di un anno e mezzo, Muhamad Malakah, e sua madre, Amnah Malakah, 27 anni.
Ore 12.30 – Secondo il Ministro della Difesa israeliano Ya’alon, i raid israeliani hanno distrutto armi, “infrastrutture del terrore”, centri di comando, istituzioni di Hamas, edifici governativi e case di “terroristi”. (MA) un alto ufficiale israeliano ha affermato che i Servizi segreti israeliani non dispongono di informazioni d’Intelligence sui luoghi in cui sono nascosti i missili palestinesi. “Se sapessimo dove sono i razzi a lunga gittata – ha affermato – li avremmo già colpiti”.
Ore 12.15 – Finora sono state distrutte dagli aerei da guerra israeliani 50 case. Secondo la tv al-Mayadeen al momento sono 27 le vittime palestinesi, la maggior parte delle quali sono civili. Autoambulanze hanno trasportato mezz’ora fa cinque feriti all’ospedale Shifa’ di Gaza. Tra questi ci sono due bambini e una donna.
Ore 11.25 – Due palestinesi uccisi in un bombardamento israeliano vicino al campo profughi di Nuseirat: Abd al-Nasser Abu Kweik, 60 anni, e suo figlio Khaled, 31. Una terza vittima al centro della Striscia. Si tratta di una donna di 80 anni, Nayfa Farajallah.
Ore 10.40 – Il vice Ministro della Difesa israeliano Danny Danon ha proposto di togliere immediatamente la corrente elettrica a Gaza e impedire l’ingresso di carburante.
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