venerdì 27 aprile 2012

pc 26-27 aprile - le elezioni in Francia, nel giudizio dei comunisti maoisti francesi

In questa campagna, abbiamo proposto lo slogan:
"QUALE CHE SIA IL RISULTATO DELLE ELEZIONI, PREPARIAMO LA RIVOLUZIONE! ".
I risultati del primo turno rafforzano questa dichiarazione e l'analisi che facciamo nel volantino che distribuiamo ampiamente (vedi Quali che siano i risultati delle elezioni, prepariamo la rivoluzione!).
Da diversi anni, segnaliamo l'ascesa continua di un processo di costruzione di una forma moderna di fascismo che si incarna in un apparato statale sempre più poliziesco. Questa ascesa di una forma di fascismo moderno si impianta in quasi tutti i paesi imperialisti. Essa corrisponde alle esigenze della borghesia di rovesciare l'organizzazione del suo apparato di produzione per essere competitivi sul mercato internazionale che organizza e controlla. Questo processo di ristrutturazione è iniziato nei primi anni '70, in particolare nel 1973 con la crisi petrolifera. Interi settori del sistema industriale come l'acciaio e le miniere sono state liquidate, causando un continuo aumento della disoccupazione, la riduzione progressiva delle conquiste sociali, l'aumento del debito sovrano. Le nazionalizzazioni decise da Mitterrand sono state compensate al prezzo più alto, poi una volta rimesse in piedi, sono state privatizzate nuovamente. Ciò dimostra che qualunque sia il governo, i grandi gruppi industriali vengono salvati con i soldi dei contribuenti. I successivi governi di sinistra o di destra hanno continuato a concedere esenzioni, ma non hanno preso alcuna misura di ritorsione per impedire le delocalizzazioni, l’aumento della disoccupazione, il debito dello Stato. Dopo il crollo del sistema socialista in URSS e in Cina, la borghesia ha ampliato l'estensione del sistema imperialista. La trasformazione degli ex partiti comunisti in partiti socialdemocratici ha accelerato lo spirito di conciliazione delle direzioni politiche e sindacali, provocando la rabbia e il disgusto di una parte dei settori popolari e della classe operaia. I partiti di destra, ma anche di "sinistra", sotto la pressione del Fronte nazionale e del malcontento generale, hanno ripreso una parte delle tesi proposte dall’estrema destra, ciò che ha accentuato il malcontento contro il governo. Si noti qui che il Fronte Nazionale denuncia l'élite finanziaria con il termine "iper-liberalismo", ma si guarda bene dal denunciare il sistema capitalista stesso e che tale sistema è la causa della disoccupazione, della miseria; insomma, si copre con un’illusione di anticapitalista, ma in verità ne è il primo servitore. Tutto ciò spiega l'ascesa del Fronte Nazionale. L’ascesa del Fronte di Sinistra e del Partito Socialista è la risposta di tutti coloro che sono schiacciati dal tallone di ferro del capitale e che sono consapevoli dei pericoli rappresentati dal Fronte Nazionale, di tutti coloro che vogliono sbarazzarsi di Nicolas Sarkozy che personifica il capitale sfruttatore e oppressore. Questo aumento rappresenta la speranza che le riforme socialiste saranno adottate per alleviare le loro sofferenze. Ma già si annuncia loro che dovranno fare dei sacrifici, che bisogna che le ricchezze siano meglio ripartite tra ricchi e poveri e altri discorsi evangelici, ma che non si toccherà il sistema stesso, che semplicemente si cercherà di riformarlo per renderlo più umano. Ma le ricchezze sono prodotte dal lavoro sociale. Le risorse naturali sono prodotte, raccolte, messe insieme, trasportate, trasformate dal lavoro di milioni di lavoratori e costituiscono le vere ricchezze. Il controllo dei mezzi di produzione e delle ricchezze naturali è la questione del potere ed è per questo che vengono accaparrate con la forza delle armi e la coercizione da parte degli sfruttatori il cui arricchimento proviene dalle ore di lavoro che producono un surplus e che costituiscono il plusvalore. Ecco perché noi pensiamo che "senza il potere, tutto è illusione." La verità da mettere in conto per risolvere la crisi e rispondere ai problemi delle masse è l’espropriazione di coloro che hanno accumulato ricchezze rubando una parte del prodotto fornito dal lavoro e/o dalla rendita fondiaria, vale a dire per mezzo del controllo dei mezzi di produzione, dei mezzi di scambio, trasporto, comunicazione e della terra. Senza questo quindi non è possibile eliminare produzioni inutili, dannose, criminali e sostituirli con nuovi prodotti utili alla società e allo sviluppo dell'umanità. Questo obiettivo non può che essere raggiunto dalla rivoluzione proletaria. Si tratta quindi di adottare una strategia che permetta di distruggere da cima a fondo l’apparato statale della borghesia. Nei paesi imperialisti come il nostro, il primo compito è quello di rovesciare la dittatura della borghesia, che ci troviamo di fronte oggi, e di cui vediamo lo scempio che provoca nella vita dei lavoratori manuali e intellettuali, e instaurare la dittatura del proletariato. Non bisogna avere paura delle parole: dittatura significa il dominio di una classe sull'altra. Oggi, non è la dittatura della borghesia contro di noi, gli operai che producono le ricchezze che consentano loro di arricchirsi? Il sistema non è fatto per loro? La chiamano democrazia perché la applicano ad essi stessi, ma una volta che una fabbrica è occupata o scoppia una rivolta, vengono mandati i poliziotti a reprimere. Espropriare i capitalisti significa dunque la dittatura della nostra classe contro coloro che ogni giorno ci cacciano dal nostro lavoro, alla nostra casa e che armano i popoli l’uno contro l'altro per il profitto. È in ultima analisi, nient'altro che la riappropriazione di ciò che è nostro e di metterlo al servizio della società e il modo di impedire agli sfruttatori di riprendersi il potere. La dittatura del proletariato è la democrazia per la nostra classe, molto maggiore in numero e importanza della classe borghese. È quindi nostro dovere stare accanto al proletariato e agli strati popolari, per condurre la lotta contro lo sfruttamento e l'oppressione, e imparare da essi. Ma un comunista deve mettere in guardia contro le illusioni riformiste che non possono che rafforzare l'ala più reazionaria della borghesia. Il Fronte Nazionale svilupperà il processo di moderno fascismo iniziato da Nicolas Sarkozy poiché la borghesia oggi non può più governare come ieri e ha bisogno di un fascismo adatto ai tempi per mantenere i suoi privilegi, le sue fonti di profitto. Abbiamo bisogno di costruire i tre strumenti necessari per sconfiggere il nemico di classe, e l'ala più reazionaria del capitale finanziario. Questi tre strumenti sono: il Partito Comunista, il Fronte Rivoluzionario Anti-capitalista/anti-fascista e Popolare (FRAP) e la forza combattente. Il FRAP deve mettere insieme il proletariato e gli strati popolari, gli elementi progressisti intellettuali, i giovani e le donne rivoluzionarie e più in generale tutti coloro che vogliono lottare per rovesciare questo sistema. La forza di combattimento deve essere in grado di rispondere agli attacchi da parte dello Stato e dei fascisti che non esiteranno a commettere aggressioni e provocazioni contro il popolo. Essa è necessaria per il trionfo della rivoluzione in un processo di lotta prolungata fino alla vittoria e per difenderla successivamente. Nell’immediato, a prescindere dal risultato delle elezioni, noi dobbiamo preparare la rivoluzione e organizzarci in comitati di lotta di lavoratori nelle fabbriche, che coinvolgano sia iscritti ai sindacati che i non sindacalizzati, in comitati di quartiere per attuare ciò che è necessario per risolvere il problema delle abitazioni, e cioè requisire gli alloggi e i locali vuoti e renderli disponibili di coloro che non hanno alloggi adeguati o addirittura sono senza alloggi, mobilitare volontari per risistemarli, organizzare asili popolari, scuole e centri di educazione degli adulti per sopperire alle carenze della pubblica istruzione, in relazione con coloro che hanno già intrapreso questa via, mobilitare intellettuali e scienziati progressisti, creare cooperative di acquisto, servizio, ecc., in breve assumere a livello di quartiere i compiti della rivoluzione e della costruzione un passo dopo l’altro del potere popolare per farne una potente barriera contro il moderno fascismo. Il fascismo è lo sfruttamento accresciuto, è il ripiego nel nazionalismo ed è, come nella prima e nella seconda guerra mondiale, l'utilizzo dei figli del popolo come carne da cannone. Insieme agli altri popoli del mondo intero noi vinceremo, qualunque siano la prove e le difficoltà! Il PC maoista di Francia non ti propone un programma di riforma del sistema ma un posto di combattimento nella battaglia per la rivoluzione! UNISCITI ALLE SUE FILE, UNISCITI AL FRAP! PC maoista France Aprile 2012

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