venerdì 27 aprile 2012

pc 26-27 aprile - la giustizia non è per donne - il processo per stupro

Questa mattina ancora un rinvio, dopo ben 5 anni, del processo contro i tre stupratori maggiorenni di Carmela, la ragazzina di 13 anni di Taranto, suicidata/uccisa nel 2007.
L’udienza, che doveva essere finalmente una importante in cui dovevano essere ascoltati dei testimoni, non si è tenuta per… assenza del giudice – motivo? Non pervenuto. Carmela e noi donne, i genitori dovranno ancora aspettare per avere verità e giustizia. Il padre di Carmela ha detto: “mi ci vuole un po’ per riprendermi da quest’altra delusione”.
Unica nota “positiva” è che ora è stata fatta una programmazione delle udienze, e la prossima verrà tenuta non troppo tardi, il 22 giugno. Ma quanto accaduto questa mattina conferma la forte denuncia che le lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario hanno fatto con il presidio davanti al Tribunale, con grandi striscioni “Carmela: condanna degli stupratori, basta con istituzioni complici”, “basta con la violenza e le uccisioni contro le donne – ribelliamoci!”, “La violenza sessuale non fa che proseguire la discriminazione, il doppio sfruttamento e doppia oppressione che noi donne subiamo da questo sistema sociale”, ecc. ; con brevi comizi; con volantinaggi e banchetto con opuscoli su “Uccisioni delle donne, oggi” e il Libro “Io so Carmela”.

Carmela è stata violentata dagli uomini ma uccisa dallo Stato che continua ad “ucciderla” lasciando impuniti i suoi stupratori. Ancora una volta, questa mattina, solo le compagne del MFPR erano a denunciare il pericoloso aumento delle violenze sessuali e delle uccisioni delle donne (ultima la donna di Catania, uccisa e buttata giù dal cavalcavia dal suo fidanzato) che vanno di pari passo all’attacco ai diritti delle donne, al peggioramento delle possibilità di lavoro per le donne, allo scaricamento sulle donne dei tagli ai servizi sociali, aumento del carovita, ecc. all’attacco alla dignità delle donne; attacchi che creano l’humus favorevole al maschilismo sempre più arrogante, violento e “sistemico”.

Questa mattina non c’erano le donne della commissione pari opportunità, proprio oggi impegnate in “riunione della commissione”!
Non c’erano le donne dei sindacati; non c’erano le donne dei partiti che in questi giorni nella campagna elettorale sprecano parole inutili anche sulla condizione delle donne. Questo silenzio diventa oggettivamente complice!
E sta alle donne, alle ragazze romperlo!

MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO
mfpr@libero.it

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