venerdì 26 dicembre 2025

pc 26 dicembre - Naufragio di migranti al largo Libia, Alarm Phone: “116 morti, un superstite. L’Italia non ha risposto

Governo Meloni governo di razzisti e assassini! 
 


+l'unico supersite

Alarm Phone: “Contro il silenzio e l’indifferenza delle autorità, esigiamo risposte. Le famiglie che cercano i loro cari scomparsi hanno diritto alla verità”.

Nuova tragedia nel Mar Mediterraneo: 116 persone sono morte a causa di un naufragio avvenuto al largo della Libia. Lo afferma Alarm Phone, la rete civile che riceve richieste di soccorso dalle barche in difficoltà, che alcuni giorni fa aveva lanciato l'allarme segnalando la presenza di un barcone alla deriva di cui si erano perse le tracce e che a bordo trasportava 117 migranti partiti da Zuwarah la sera del 18 dicembre. L'unico sopravvissuto è stato salvato da un pescatore tunisino. "Contro il silenzio e l'indifferenza delle autorità, esigiamo risposte. Le famiglie che cercano i loro cari scomparsi hanno diritto alla verità", afferma l'organizzazione umanitaria. I migranti erano partiti giovedì scorso, e lunedì erano stati cercati con il velivolo Seabird di Sea Watch. "Oggi Alarm_phone conferma il naufragio, avvenuto poco dopo la partenza", afferma l'Ong tedesca.

Secondo quanto riferito dall’organizzazione umanitaria, l’allarme è scattato nel primo pomeriggio di venerdì scorso. "Alle 14:00 CET del 19 dicembre Alarm Phone è stata informata di una barca partita da Zuwara la sera del 18 dicembre, con a bordo 117 persone". La partenza, precisano, sarebbe avvenuta "intorno alle 20:00 ora locale".

Da quel momento sono iniziati i tentativi di contatto con l’imbarcazione. "Abbiamo provato ripetutamente a raggiungere la barca tramite telefono satellitare, senza successo". Nonostante l’assenza di una posizione GPS, Alarm Phone aveva comunque avvertito "le guardie costiere competenti e le ONG". Il silenzio è proseguito per tutta la giornata. "Per l’intero giorno abbiamo continuato a tentare di contattare la barca via telefono satellitare, ancora senza esito". Anche i contatti con le autorità non hanno prodotto risultati. "Quando abbiamo chiamato la Guardia Costiera italiana, ci è stato confermato che avevano ricevuto la nostra email, ma la chiamata è stata immediatamente interrotta, senza fornire ulteriori informazioni o rassicurazioni".

Dal lato libico, la risposta è stata netta ma priva di riscontri. "La cosiddetta Guardia Costiera libica ci ha detto telefonicamente di non aver né soccorso né intercettato alcuna imbarcazione il 18 o il 19 dicembre". La svolta è arrivata solo due giorni dopo, la sera del 21 dicembre, con una notizia drammatica. "Abbiamo ricevuto informazioni secondo cui pescatori tunisini avrebbero trovato un unico sopravvissuto su una barca di legno". L’uomo avrebbe raccontato "di essere partito da Zuwara due giorni prima" e "di essere l’unico superstite".


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