giovedì 30 gennaio 2025

pc 30 gennaio - La Resistenza palestinese - info

 

HAMAS RICOSTRUISCE LE SUE FORZE E IL CONTROLLO SU GAZA 

Hamas, nonostante quindici mesi di conflitto devastante con Israele che hanno causato enormi perdite umane e materiali, ha dimostrato una straordinaria resilienza e capacità organizzativa, riuscendo a mantenere un ruolo centrale nella Striscia di Gaza. Secondo fonti d’intelligence statunitensi riportate da Reuters, il gruppo avrebbe reclutato fino a 15.000 nuovi combattenti dall’inizio della guerra, compensando così le perdite subite. Parallelamente, l’apparato civile di Hamas continua a operare: i suoi amministratori coordinano la rimozione delle macerie, supervisionano i convogli di aiuti e lavorano per ripristinare, almeno in parte, servizi essenziali come l’acqua e la sicurezza. Come riferito dal portavoce Ismail Al-Thawabta, circa 700 poliziotti sono impegnati a proteggere i convogli umanitari, garantendo ordine in un territorio profondamente devastato. 

Nonostante l'eliminazione di leader importanti come Yahya Sinwar e la probabile morte di Mohammed Deif, Hamas è riuscito a riorganizzarsi, trovando in Mohammed Sinwar una guida capace di rafforzare le forze e il controllo locale. Parallelamente, l’apparato civile di Hamas continua a operare per garantire servizi essenziali alla popolazione, come acqua, sicurezza e gestione degli aiuti umanitari, nonostante le difficoltà create dalla distruzione massiccia. 

Le proposte di Israele e Stati Uniti di escludere Hamas e riportare l'Autorità Nazionale Palestinese a Gaza appaiono completamente irrealistiche. La popolazione palestinese, che percepisce il costo umano e materiale del conflitto come un sacrificio per la propria dignità e resistenza, continua a sostenere Hamas come simbolo della lotta per l’autodeterminazione. L’ANP, al contrario, è vista come debole e priva di legittimità popolare nella Striscia. 

In questo contesto di isolamento, oppressione e devastazione, Hamas continua a rappresentare una guida per milioni di palestinesi, mentre la comunità internazionale, incapace di proporre una soluzione equa e sostenibile, lascia Gaza in una situazione di crisi umanitaria senza precedenti. Tuttavia, la resilienza del popolo palestinese e il suo spirito di resistenza restano un simbolo di speranza per un futuro più giusto nella regione.

✍️ Gabriele Repaci 
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