Noi lavoriamo soprattutto nella realtà del nostro paese per la costruzione del partito del proletario, dell'autonomia politica e programmatica, per il fronte unito, per la costruzione della forza militante. Per ricostruire la possibilità per i proletari e le masse popolari non solo difendersi da questi governi, dai piani di guerra, dall’immiserimento delle masse, dalla repressione, ecc., ma potere contrattaccare e permettere di rovesciarli, lavorando per un governo alternativo, anticapitalista, antifascista, antimperialista, e in prospettiva per il cambiamento del potere dello Stato attraverso la rivoluzione proletaria.
Questo lavoro di fondo si misura con la realtà concreta della condizione soggettiva delle masse e dei movimenti di lotta che non è oggi all'altezza di questa prospettiva. Questo richiede da un lato un rafforzamento delle lotte esistenti e dall'altro la loro trasformazione in funzione degli obiettivi strategici.
Noi dobbiamo fare la nostra parte per risolvere questa contraddizione. Oggi è fondamentale la costruzione dei circoli nelle varie realtà in cui siamo presenti, perché i circoli permettono agli operai delle lavoratrici e lavoratori di organizzarsi, di prepararsi e trasformarsi per poter svolgere un ruolo d'avanguardia la situazione locale e nazionale.
Dobbiamo fare questo lavoro quest'anno. Costruire l’organizzazione alternativa ai partiti parlamentari. Dobbiamo andare controcorrente, dobbiamo essere fermi e contrastare il senso comune negativo che esiste tra i proletario e le masse popolari, come nello stesso movimento sindacale, nei movimenti di lotta contro la repressione, la guerra, di solidarietà alla Palestina, per portare un orientamento alternativo e costruire la forza necessaria.
Rafforzare gli strumenti che ci siamo dati, perché sono il punto di riferimento della costruzione del
partito, ma anche della corrente sindacale di classe che noi rappresentiamo attraverso lo Slai Cobas per il sindacato di classe, dell’organizzazione delle donne. E altri strumenti che necessitano per la costruzione del fronte di lotta dei lavoratori.La Controinformazione rossopoeraia, come giornale “quotidiano” on line e cartaceo, da gennaio diventa di 3 giorni alla settimana, lunedì, mercoledì e venerdì, con interventi più brevi perché possano essere seguiti con più facilità. Esce anche in podcast settimanalmente e contiene tutte e tre le controinformazioni della settimana più un approfondimento che di settimana in settimana viene fatto. Di questi apprendimenti finora ne sono usciti: l'intervista al compagno palestinese e sull’accordo in Palestina, e sull’entrata in carica della Presidenza Trump per l'importanza mondiale e i riflessi nazionali che sono molto consistenti testimoniati anche dal fatto che la Presidente del Consiglio è stara l’unica ospite europea alla celebrazione, facendo la baciamano di Trump fin dai giorni precedenti.
La Meloni si candida ad essere sempre più un braccio alleato e servirle dell'imperialismo americano, della Presidenza Trump. Tanto più acquista importanza l'opposizione che ci deve essere nel nostro paese a questo governo, servo dell'imperialismo americano, per per dare un contributo anche a livello internazionale nella lotta generale contro l'imperialismo e il ruolo che ha la presidenza Trump.
Questo ruolo del governo Meloni rende ancora più importante la lotta che dobbiamo fare per rovesciare questo governo.
Quindi quando noi diciamo che dobbiamo rovesciare il governo Meloni, questo non ha niente di rituale. Noi siamo contro tutti i governi, perché comunque sono i governi espressi dalla classe dominante che hanno accompagnato i passaggi che la borghesia del nostro paese ha fatto. Sono governi che in pratica hanno preparato il terreno alla possibilità che nel nostro paese si affermasse un governo di continuità e rottura con i precedenti ultimi governi dei padroni.
Non sempre questo è chiaro, anzitutto ai lavoratori e alle masse popolari. Questo ci spinge a migliorare la nostra propaganda e agitazione tra le masse.
Ma anche nel campo della sinistra e dell'estrema sinistra si sentono affermazioni assolutamente inadeguate nella valutazione di questo governo.
Noi fin dall'inizio abbiamo detto che è un governo fascista, che chiaramente fa le cose a servizio dei padroni, come tutti i governi, ma le fa in una forma particolare, che servano a costruire un nuovo regime di stampo fascista, una trasformazione del regime politico del nostro paese. Questa è l’essenza più di quanto lo siano i singoli provvedimenti economici che sono sempre chiaramente nel campo del potere della borghesia.
Individuare la corretta analisi di questo governo è una condizione elementare.
Quando si dice che è un governo moderno fascista, non vuol dire che già c'è il fascismo, ma che ogni azione di questo governo va in quella direzione. Ogni provvedimento si carica di di aspetti ideologici, culturali, di revisionismo storico, che marciano verso il fascismo. Moderno, non quello di Mussolini, se non nelle sue caratteristiche di fondo che evidentemente hanno definito la parola fascismo.
Un governo fascista non si abbatte con i normali sistemi con cui si lotta contro gli altri. I governi fascisti sono quelli che a fronte delle richieste delle lotte non fanno passi indietro, né entrano in mediazione, né sviluppano una prassi volta ad addomesticarle o a rendere più graduali le sue politiche. Un governo fascista utilizza il fatto che c'è un'opposizione per trasformare l'opposizione in una leva per avanzare più rapidamente verso il fascismo. E’ questo che non viene compreso.
Noi dobbiamo invece non stancarci mai di affermarlo e di far corrispondere ad esso una pratica che metta in conto che l'obiettivo principale ogni volta che entriamo in lotta sul singolo argomento, deve essere quello di costruire le condizioni per rovesciare il governo.
Questa è l'unica via per fermare i decreti sicurezza, gli attacchi alle condizioni di vita e di lavoro, la marcia verso la guerra, per fermare la riaffermazione del moderno Medioevo di stampo conservatore, patriarcale nella scuola, nella condizione femminile, nella condizione giovanile, come le politiche reazionarie sul fronte dell'ambiente, del razzismo.
Non è un movimento di opposizione ai suoi provvedimenti che può fermare questi provvedimenti. Ogni opposizione deve costruire le condizioni per rovesciare questo questo governo.
Da qui nasce la necessità di un'azione differente. Unità nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse, partecipare alle iniziative, in cui affermare un punto di vista differente e costruire le condizioni ideologiche, politiche, teoriche, organizzative, sindacali, sociali, perché si costruisca la massa necessaria in questa fase.
Chiaramente non si tratta di un rovesciamento del governo pacifico, proprio perché questo governo ad ogni opposizione fa corrispondere il rafforzamento del suo apparato repressivo statale, la sua volontà di trasformare ogni questione sociale in questione di ordine pubblico, che riduce l'azione dello Stato a quella, definita dai nostri maestri, “forza militare” volta a impedire il cambiamento.
Per questo serve un movimento che abbia una uguale forza, anche militante. Per questo parliamo di “nuova resistenza” - che fa riferimento alla resistenza antifascista, per cui quest'anno dovremmo fare parecchio rumore dato che è un anniversario importante - ma chiaramente adeguata ai tempi di oggi che non sono quelli del periodo della resistenza.
Su questo abbiamo da fare una battaglia sia all'interno del movimento operaio sia all'interno delle file dei movimenti di lotta, dando il nostro contributo alla trasformazione dei movimenti da movimenti sulle diverse tematiche in movimenti che acquisiscano strada facendo la forza di un'alternativa politica sociale e militare.
L'altra questione importante è che noi che siamo una piccola forza, abbiamo necessità di crescere. Per questo non basta aumentare l'attività, bisogna aumentare il livello di formazione teorica. Abbiamo avviato, con l’aiuto del professore Di Marco attraverso corsi di formazione marxista, ma c'è ne vogliono molto di più, ci vogliono altri intellettuali che si mettano al servizio del proletariato e ci diano una mano.
Il lavoro di quest'anno è di stare dentro la realtà, ma in parte fuori per poter svolgere una funzione sistematica per passare dallo stadio attuale all’organizzazione di partito, legato alle lotte degli operai, dei proletari, ai movimenti, ma in grado di svolgere una funzione di trasformazione.
I tempi non li possiamo decidere a tavolino.
Ma certamente serve un nuovo inizio, a servizio della rivoluzione proletaria, della lotta al governo della borghesia, all'imperialismo che oggi ci portano verso fascismo, guerra, miseria delle masse, oppressione dei popoli.
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