martedì 9 aprile 2024

pc 9 aprile - Sì, il prof Canfora ha ragione "Meloni neonazista nell’animo… trattata ai vertici Cee di solito come una mentecatta"

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CARO ANTONIO DAMASCELLI DETTO TONY, TORNA A SCRIVERE DI CALCIO: LA POLITICA E LA STORIA NON FANNO PER TE

L’edizione di mercoledì tre aprile della cloaca massima dello pseudo giornalismo italiano d’accatto, il Giornale, contiene un articolo – firmato da tale Antonio Damascelli detto Tony – concernente il duro giudizio che Luciano Canfora, professore di Filologia all’Università di Bari, dà del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore.

L’ormai settantacinquenne scribacchino si scaglia contro il suo illustre – a differenza sua – concittadino definendo “sconcertanti” le invettive lanciate dallo storico marxista alla non più giovane politicante romana da lui definita «neonazista nell’animo… trattata di solito come una mentecatta»: una definizione colorita, senza dubbio eccessiva, ma espressione del libero pensiero.

Per scagliarsi contro l’ottuagenario dirimpettaio, il sedicente giornalista scomoda, prima di affondare il colpo di persona, due personaggi legati al Partito Demcratico: Tito Michele Boeri e Roberto Perotti, docenti di Economia all’Università Bocconi di Milano, che fanno dell’anticomunismo – soprattutto se declinato nella sua forma genuina, il marxismo-leninismo – la propria fede politica.

«Boeri e Perotti ammoniscono il docente sottolineandone le “tonnellate di razzismo culturale e di sessismo” utilizzate nella caricatura di Giorgia Meloni e ricordando, per chi non ne avesse nota, il nobile pensiero riservato dallo stesso barese alla eccellenza democratica, il grande statista Iosif Stalin la cui “opera è stata positiva, anche se aspra, per la Russia” e potrei aggiungere la chiosa: “al contrario di quella di Gorbaciov”».

Colui che, nel 2006, venne sospeso – dal Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia – per il suo coinvolgimento nella vicenda conosciuta come Calciopoli, conclude con un suo personale indegno attacco: «Canfora, da neostalinista non nell’animo ma nel cervello, ha dimenticato i milioni di ucraini morti per carestia negli anni Trenta, Boeri e Perotti lo hanno richiamato all’ordine»; l’assai poco “signor” Damascelli dovrebbe andare a studiare la vera storia, non quella spacciata dai suoi falsificatori.

Bosio (Al), 08 aprile 2024

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