“Servono braccia” gridano soprattutto i padroni delle fabbriche e chiedono anche qui l’aiuto dello Stato! E parte la caccia a 500mila tecnici, la metà dei quali secondo le loro analisi - Unioncamere-Anpal -sono introvabili.
“Per la sola
manifattura, dalla meccatronica all’informatica, serviranno da qui al 2027
almeno 500mila addetti”. E chi dovrebbe “produrre” questi nuovi operai? Ma la
scuola con la nuova “filiera”! “Le aziende – infatti - sono a caccia anche di
oltre 50mila diplomati Its [Istituti tecnici superiori] l’anno (un bacino
enorme che la nuova filiera potrebbe aiutare a colmare).” [v. Il Sole24Ore 22/12/23]
Senza peli sulla lingua i padroni – tramite uno dei loro giornali – dicono che questo “mismatch”, questo disequilibrio tra domanda e offerta di lavoratori, è diventato insopportabile, è “ormai un fenomeno in costante crescita, che negli ultimi anni si è amplificata: nel 2019 la difficoltà di reperimento si manteneva su una media del 30%, adesso si sale al 45%.” Si tratta addirittura di “una zavorra per il mondo produttivo” che fa perdere profitti! “nel 2022 Unioncamere ha stimato una perdita di valore
aggiunto [così chiamano i profitti!] causata dal mismatch tra domanda e offerta di lavoro, pari a 38 miliardi di euro, considerando una tempistica di difficoltà di reperimento compresa tra 2 e 12 mesi.”Se poi aggiungiamo “il triste inverno demografico in
atto che sta facendo sparire dai banchi 100mila alunni l’anno (al 2034 la
popolazione scolastica si ridurrà di 1,4 milioni di studenti)” allora serve
correre subito ai ripari.
È per questo che il governo della fascista Meloni, e in
particolare in questo caso il ministro Giuseppe Valditara, si è messo a correre
per far partire, già a settembre - le nuove iscrizioni partiranno già questo
gennaio - “la nuova filiera formativa tecnologico-professionale” che
serve a rispondere “alla duplice emergenza … spingere l’occupabilità dei
giovani e … salvaguardare la competitività delle imprese.” Appunto la
“competitività delle imprese” e cioè i profitti, è l’unica vera ed eterna
emergenza per i padroni e i loro lacchè!
Per i padroni nessuno ha detto a questi giovani quanto sia
bello il capitalismo/imperialismo del nostro paese: tanti giovani, dice il
sole24ore non sanno che “L’Italia è il secondo paese manifatturiero
d’Europa, tra le principali economie mondiali, ma tanti giovani non lo
sanno, e peggio ancora non hanno la possibilità di incontrare la manifattura
durante il percorso di studi, perdendo così opportunità formative e
occupazionali.”
La “manifattura” di cui parlano i padroni è la grande
industria moderna, tecnologicamente avanzata (il periodo della manifattura,
dice Marx, “così all’ingrosso, va dalla metà del secolo XVI all’ultimo terzo
del diciottesimo”), ma la parola suona meno dura, più gradevole, evoca quel bel
posto dove gli operai di ogni età e sesso possono romanticamente farsi
sfruttare fino all’osso, ma questa “manifattura” purtroppo tanti giovani
studenti ultimamente l’hanno già incontrata, eccome, tanto che alcuni di essi
in fabbrica ci sono pure morti!
Bisogna opporsi e lottare contro la scuola che vuole
trasformare ogni essere umano in un pezzo di una macchina nelle fabbriche per i
profitti dei padroni sostenuti dai loro governi lacchè… ribellarsi è giusto!
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