mercoledì 6 settembre 2023

pc 6 settembre - Le mani sull'informazione del governo moderno fascista della Meloni - Una corrispondenza denuncia

UN ULTERIORE RAFFORZAMENTO DEL MINCULPOP

L’edizione di martedì primo agosto del quotidiano sedicente liberale l’Opinione delle Libertà contiene un editoriale, firmato da tale Claudio Romiti, nel quale – oltre ai soliti attacchi alla “sinistra” accusata, non a torto, di essere «cronicamente a corto di idee» – si rileva la marcia sempre più spedita di questo Governo verso il moderno fascismo.
 
Questa volta il bersaglio dei componenti dell’esecutivo sono gli operatori dell’informazione, per i quali è appena stato approvato un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – fortemente caldeggiato dal Sottosegretrio di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega all’informazione e all’editoria, il forzitaliota Alberto Barachini – che è un’autentica vergogna.
 
Con esso viene introdotta la figura del “Garante contro le cosiddette fake news per le agenzie di stampa di rilevanza nazionale”: non c’è certamente bisogno di avere una laurea in Storia moderna e contemporanea per capire che si tratta di una ulteriore misura di controllo dell’informazione, che per questi personaggi deve esistere soltanto nella misura in cui si limita a far conoscere le “verità ufficiali”.
 
Questo provvedimento fa avanzare ulteriormente il progetto di ricostruzione del Ministero della Cultura Popolare, togliendo spazio a chi contesta l’assunto – da sempre, purtroppo, presente tra gli strati della popolazione meno istruiti – secondo il quale “siccome è scritto sul giornale, o lo si può vedere in televisione, allora è la verità”.
 
Bosio (Al), 09 settembre 2023
Stefano Ghio 

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