Abbiamo partecipato al campeggio No Muos nella contrada Ulmo a Niscemi che si è tenuto dal 5 al 7 agosto, in particolare nella giornata del 6 agosto, in un clima accogliente, abbiamo preso parte ai tavoli di lavoro rispettivamente come Mfpr al tavolo "donne e guerra" e come proletari comunisti al tavolo "formazione e guerra".
Bella la presenza di tanti giovani militanti, studenti, da diverse città e territori così militanti di varie realtà di movimento dai No Tav a No Base/Pisa, A Foras - contra s'occupazione Sardigna, Punta Izzo Possibile...
Durante la pausa pranzo al punto banchetti abbiamo avuto modo di parlare con diversi compagni e compagne in particolare giovani e vi è stato uno scambio di materiali, interesse per il nuovo Dossier "Donne contro la guerra imperialista" sul dibattito intercorso all'assemblea telematica nazionale del 9 giugno scorso dell'Assemblea Donne/lavoratrici.
Ma al campeggio abbiamo avuto modo anche nello spirito dell'internazionalismo proletario di portare il messaggio della grande lotta rivoluzionaria che il popolo indiano sta portando avanti da tanti anni, della guerra popolare in corso guidata dal Partito Comunista dell'India (Maoista) contro il governo genocida Modi che fa accordi economici e politici con stati imperialisti come l'Italia; del protagonismo rivoluzionario determinante delle compagne maoiste e delle donne indiane che per questo subiscono una atroce repressione e violenza... abbiamo fatto conoscere all'interno della campagna generale di sostegno lanciata dal Comitato di solidarietà alla guerra popolare in India il comunicato del PCI (m) sulla settimana dei martiri dal 28 luglio al 3 agosto e l'appello delle compagne lanciato l'8 marzo dopo lo scoppio della guerra interimperialista in Ucraina.
Nella giornata di domenica al concentramento della manifestazione/corteo verso la base USA Muos abbiamo affisso un grande striscione in onore dei martiri rivoluzionari indiani e la mostra prodotta dalle compagne Mfpr sulle prigioniere politiche in India torturate, violentate, uccise ma anche sulle grandi lotte delle donne indiane che si ribellano alla pesante oppressione che subiscono.
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