Le masse aquilane, più numerose che mai, hanno facilmente sfondato con le carriole
lo sbarramento di polizia e hanno proseguito nel riappropriarsi della città, cominciando a liberarla dalle macerie.
Ma le macerie da cui effettivamente occorre liberarla sono il malaffare del capitale, che prima ha provocato l'immane distruzione di vite e cose, poi ha usato l'emergenza per far profitti, e, ora che comincia ad apparire che il re è nudo, pretende di continuare tutto come prima.
La popolazione dell'Aquila comincia ora a prendere il proprio destino nelle proprie mani e va sostenuta.
proletari comunisti
8-3-2010
Nessun commento:
Posta un commento