sabato 6 marzo 2010

Grecia e 12 marzo

In grecia allo scaricamento della crisi sulle spalle degli operai e delle masse popolari, gli operai e masse popolari - con tanti giovani - rispondono con la lotta generale, con lo sciopero, non come rito obbligato e passeggiata, ma con forme e contenuti che rispondono al governo colpo su colpo.
Le masse popolari capitalizzano il detonatore sociale offerto dalla rivolta del dicembre 2008, che ha anticipato il giudizio non su un singolo governo, ma su tutti i governi dei padroni.
La rivolta è avvenuta contro il governo di centrodestra.
Papandreu, centrosinistra, ha vinto - sfruttando anche la rivolta - le elezioni, ma ben presto si è trovato a fare quello che farebbe un governo di centrodestra, e anche peggio.
Papandreu fa quello che farebbe anche in Italia un governo di centrosinistra di fronte all'acutizzarsi della crisi.
Lo sciopero del 12 marzo della Cgil ha un segno del tutto diverso dallo sciopero in Grecia, punta anzi a prevenire e scongiurare uno sciopero "greco", per questo va boicottato.

proletari comunisti
6 marzo 2010

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