Le dimissioni di Di Girolamo dal parlamento - atto quasi dovuto - hanno avuto come coda la forte solidarietà militante dimostrata dai deputati del Pdl, che ne hanno applaudito l'intervento, gli sono stati vicini e gli hanno augurato un pronto ritorno.
Il deputato si è semplicemente trasferito temporaneamente a Rebibbia.
In verità luogo decisamente più consono non solo a Di Girolamo ma anche a diversi altri deputati per i più svariati motivi, tra cui la militanza attiva nella 'ndragheta , non è il peggiore.
Il caso Di Girolamo ha mostrato anche come nelle democrazie parlamentari in odor di decandenza e attesa di fascismo il voto sia sempre più spesso apertamente truccato, invece che copertamente, come è costume ordinario.
Al posto del deputato Di Girolamo arriva un certo Fantetti, pugliese.
Su costui si nutrono dubbi che sia veramente residente all'estero, si autodefinisce "esperto tecnico-legale di operazioni di finanza di progetto e di procedure d'appalto, con particolare riguardo a quelle finanziate dalle organizzazioni internazionali ...". Praticamente, già si autodefinisce da solo ladro e truffatore internazionale, procacciatori di appalti ecc.
Come si dice, all'atto della campagna elettorale, il collegio si era già munito di titolare e vice nello stesso ramo d'affari.
Non possiamo che apprezzarne l'efficienza, anche se lo stile lascia a desiderare.
proletari comunisti
4-3-2010
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