sabato 6 marzo 2010

Chiamamolo fascismo ... e facciamo prima

Il decreto varato dal governo, con la sovrana copertura di 're travicello' Napolitano, con cui la legge elettorale è uguale per tutti, ma non per le liste PDL, rappresenta nel suo piccolo un grande strappo, che ne segue molti altri e ne precede altri ancora, nel quadro delle 'grandi riforme' che edificano un regime.
Pannella dichiara che è impossibile che Napolitano abbia firmato senza un qualche avallo dell'opposizione.
D'Alema lo conferma nei fatti avallando ...
Le forze parlamentari chiamano alla mobilitazione, non credendoci loro per prime. I partiti parlamentari prima hanno svuotanto negli anni il rito elettorale perfino del contenuto democratico-borghese, con leggi elettorari porcate e partiti porci, ora vorrebbero che le masse 'insorgessero' per difenderne il corretto svolgimento ...
Troppo tardi, signori!
Quando la democrazia borghese diventa brodo di cultura del moderno fascismo, la risposta proletaria non può essere quella di difendere il contenitore.
L'opposizione proletaria si deve svolgere fuori e e contro, per difendere il contenuto, non il contenitore.
L'astensionismo attivo e il boicottaggio elettorale è l'unica proposta proletaria necessaria ... Qui e ora.

proletari comunisti
6 marzo 2010

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