mercoledì 3 marzo 2010

1 marzo - Non è che l'inizio

Ovunque si è manifestato.
In alcune fabbriche si è scioperato.
I settori organizzati degli immigrati sono scesi in piazza.
La giornata è servita.
Il problema è posto. Non tanto quello, gettonatissimo nelle aree riformiste, di quanto pesano gli immigrati nell'economia nazionale, ma piuttosto quello, molto più importante, di quanto pesano gli immigrati nella lotta di classe. Ancora poco.
Serve l'autorganizzazione degli immigrati sui posti di lavoro e sul territorio, autorganizzazione sindacale di classe, comitati immigrati nei quartieri.
Serve la comprensione della lotta di classe nel nostro paese. Su chi sono i nemici c'è chiarezza.
Su chi siano gli amici e chi i falsi amici, ancora no.
Ma dopo la grande manifestazione del 17 ottobre, la rivolta di Rosarno, la protesta di via Padova, il primo marzo un altro passo è stato fatto.
Sta a tutti, noi per primi, mettersi in sintonia, fare l'avanguardia politica
nei fatti, costruire il reparto d'avanguardia organizzata del proletariato, di tipo nuovo per il nostro paese, per la lotta politica rivoluzionaria, contribuire alla costruzione del sindacato di classe sui posti di lavoro e nei territori nei quali gli immigrati sono componente decisiva.

proletari comunisti
3-3-2010

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