VENERDÌ 11 LUGLIO H10 QUESTURA VIA MEDINA CONFERENZA STAMPA E MANIFESTAZIONE!
Tutte e tutti liberi e lavoro per le platee storiche dei disoccupati.
da Movimento di Lotta – Disoccupati 7 novembre
Dopo 10 anni di lotta dei disoccupati e delle disoccupate delle platee storiche della città di Napoli, stamattina 10 Luglio si doveva tenere il click-day per la procedura messa a bando per l’assunzione delle platee storiche in lavori di pubblica utilità.
Dopo 10 anni di lotte, incontri, tavoli istituzionali, la procedura costruita dalle istituzioni è totalmente crashata con bug iniziali, accessi effettua da terzi, log-in bloccati. Tutto il movimento si era riunito nelle prime ore della giornata a piazza del Plebiscito proprio per garantire la più ampia trasparenza sulle pratiche in corso. Solo dopo ore una parte degli iscritti alle platee storiche è riuscito ad accedere, rientrando di un criterio di “temporalità” che deciderà l’esito positivo o meno della propria candidatura.
Un vero e proprio meccanismo di tortura istituzionale che decreterà il futuro di disoccupati storici in lotta da 10 anni sulla base della fortuna ad aver avuto accesso ad una piattaforma partita con enormi irregolarità. Lo stesso consiglio comunale del comune di Napoli, interrotto la mattina stessa della procedura, ha denunciato le assurde irregolarità della piattaforma.
La rabbia dei disoccupati è subito esplosa: dopo anni di assicurazioni istituzionali nuovamente ci si prende gioco del futuro della vita di centinaia di persone dei quartieri popolari della città
Le forze dell’ordine hanno caricato la manifestazione spontanea con una decina di feriti e con 3 arresti tra gli aderenti alle platee, che subiranno domani un processo per direttissima.
Un’azione di una gravità enorme, che si somma alla procedura farsa per i disoccupati, che secondo le istituzioni devono pagare in tutti i modi la possibilità di accedere al lavoro fuori dai meccanismi clientelari e affaristici che dominano la città
La lotta dei disoccupati e delle disoccupate è la lotta di tutta la città di Napoli. Per questo domattina saremo di fronte la Questura, dalle ore 9.30, per una manifestazione per l’immediato rilascio di Angelo, Mimì e Vincenzo, e per dare la reale opportunità alle disoccupati e ai disoccupati di avere accesso ad un lavoro stabile, sicuro e dignitoso!
Noi resteremo in presidio fino a domani fuori la Questura.
Sindaco, Prefetto e tutte le istituzioni cittadine e governative coinvolte, procedano immediatamente in un meccanismo trasparente che garantisca l’accesso al lavoro per le platee storiche! Un primo impegno è quello del rilascio immediato delle e degli arrestate/i nel corso del click-day
Facciamo appello a tutte le organizzazioni politiche, sociali e culturali, a sostenere attivamente la lotta dei disoccupati e delle disoccupate della città!

Oggi doveva essere, per accordi presi, il click-day in cui partiva il passaggio finale per l’avviamento al lavoro di molte centinaia di disoccupati e disoccupate che per anni e anni si sono battuti con grande tenacia e dignità, e ancor più grandi sacrifici, per conquistare un posto di lavoro senza sottostare al padrinaggio di varie camorre, politiche e comuni.
Ebbene il click-day si è rivelato una truffa perché il sistema era in crash. Questa la scusa ufficiale. Dietro questa scusa, però, c’è un chiaro disegno politico delle istituzioni, con in prima fila i fascisti di Fratelli d’Italia, che hanno fatto di tutto per far fallire questo progetto: prima tentando di inquinare le acque con la repressione, poi violando gli impegni presi e azzerando i criteri di gestione del bando, ignorando le competenze acquisite in questi anni dalle platee 7 novembre e 167 Scampia, le quali erano state appositamente formate attraverso tirocini e stage presso cooperative qualificate.
Lo schiavismo è la religione delle istituzioni. Se sei disoccupato, se sei una disoccupata, devi bussare, pregare, inchinarti, strisciare alle porte di “chi può”, giurare fedeltà, altrimenti non hai alcun diritto a dare da mangiare ai tuoi. Senonché l’esperienza di questi anni ha dimostrato che con l’organizzazione e la lotta i disoccupati napoletani sono stati capaci di far valere le proprie necessità, di saper percorrere
una via alternativa a quella della umiliazione e della sottomissione, respingendo sia le minacce che le lusinghe individuali.E’ evidente, quindi, che ci troviamo di fronte ad un attacco politico diretto non solo alla massa dei disoccupati e delle disoccupate, ma alla sua direzione sindacale e politica, “rea” di avere rifiutato sempre ogni forma di consociativismo e di avere sempre marcato la propria totale autonomia da clientele e carrozzoni elettorali-istituzionali.
Inevitabile, perciò, che stamattina reagissero con rabbia a questo autentico agguato dei poteri costituiti, centrali e locali. Una rabbia sacrosanta a cui gli apparati istituzionali stanno rispondendo con la repressione violenta. Ad ora sappiamo che la compagna Mimì Ercolano, una delle portavoce del movimento, è stata arrestata, e che Giuseppe D’Alesio, coordinatore provinciale del SI Cobas, è stato ferito e sta raggiungendo l’ospedale.
Aggiorneremo le notizie, man mano che ci arrivano, ma è evidente che deve partire subito la più ampia solidarietà, nazionale e internazionale, verso questo coraggioso, tenacissimo movimento di lotta, che in questi anni ha dato la solidarietà concreta a tutte le lotte e a tutti i repressi, per imporre un passo indietro alle istituzioni, la liberazione degli arrestati e il pieno rispetto degli impegni assunti.
Non si tratta solo dei disoccupati napoletani del Movimento 7 novembre e del Cantiere 167 Scampia! E’ un test sociale e politico: il governo della guerra e del decreto “sicurezza” vuole inaugurare sulla pelle dei disoccupati in lotta la sua guerra interna all’intera classe lavoratrice. Impediamogli di raggiungere questo obiettivo!
Facciamo sentire dappertutto la nostra rabbia e la nostra solidarietà: chi tocca uno, tocca tutti!


CLICK-DAY FALLITO: SCONTRI E ARRESTI.
Libertà per tutte e tutti.
Lavoro e salario per i disoccupati organizzati!
Alle ore 9:00 la piattaforma che doveva reggere da bando la candidatura dei disoccupati formati tramite il progetto GOL e Garanzia Giovani è rimasta bloccata per oltre 40 minuti.
Questo strano guasto che ha comportato ritardi e anomalie ha causato l’impossibilità a partecipare alla selezione i tanti disoccupati/e tra cui quelli delle platee storiche riconosciute da oltre 10 anni per le interlocuzioni e anche pubblicamente dal Prefetto, dal Sindaco oltre che dal Ministero degli Interni.
Avendo già evidenziato nelle settimane e mesi precedenti l’inadeguatezza di questo complesso sistema informatico anche formalmente in incontri ufficiali in Prefettura, per l’occasione tutti i disoccupati si sono riuniti dalle 7:00 fuori la stessa Prefettura di Napoli a Piazza Plebiscito proprio per sottolineare la loro richiesta di trasparenza e leicità.
Dopo aver riscontrato che per oltre 40 minuti nessuno aveva avuto la possibilità di accedere alla piattaforma per finalizzare la propria candidatura e non avendo ricevuto nessuna notizia da parte delle autorità ed istituzioni preposte, legittimamente è partito un corteo di oltre 700 disoccupati/e per le strade della città e poi verso il Consiglio Comunale che, dopo essere stato sospeso temporaneamente, ha prodotto un documento che chiede al Prefetto, al Ministero ed al Sindaco di interrompere la procedura.
3 arresti, oltre 10 feriti ed il corteo è ancora in piazza. È evidente che da Roma a Napoli, in un clima di escalation repressiva, si vuole fermare l’esperienza di emancipazione che viene dai quartieri popolari della città di Napoli che rappresenta una pagina di dignità proletaria.
Il nostro obiettivo è chiaro: la lotta ha prodotto tutto questo ed i disoccupati delle platee storiche devono andare a lavorare!!!
Ora subito tavolo interistituzionale.

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