lunedì 9 giugno 2025

pc 9 giugno - Italia-India: il governo fascista Modi e il governo fascio imperialista Meloni dal Forum Brescia rafforzano i rapporti economico-politici... sulle pelle delle masse popolari


Il Forum Brescia del 5 giugno, Business-to-Business Italia-India, ha soddisfatto i padroni italiani presenti a centinaia e il governo italiano presente con l’attuale ministro degli Esteri, il forzitaliota Tajani.

Secondo MilanoFinanza: “Nel 2024 l’interscambio tra i due Paesi ha superato 14 miliardi e, anche per contrastare i dazi di Trump, crescerà ancora in futuro. L’Italia insomma vuole ottenere un accesso privilegiato dallo Stato più popoloso al mondo…”

«Vogliamo incrementare le esportazioni e favorire gli investimenti indiani in Italia e viceversa», spiega Tajani … Il vertice è servito anche per fare incontrare le imprese dei due Paesi. Tra le italiane hanno partecipato giganti come A2A, apprezzata dal ministro Goyal per il suo termovalorizzatore…” ma di

multinazionali italiane importanti coinvolte ce ne sono tante, e nei diversi settori industriali, a cominciare dalla Fincantieri.

A parte le banalità di Tajani che in contropartita ha pensato di poter aprire all’India “le porte dell’Italia al cinema indiano”…, gli interventi più “pesanti” sono stati quelli del presidente della Cassa depositi e prestiti, Gorno Termpini: «Il nostro obiettivo è facilitare l’accesso delle nostre imprese a un grande Paese emergente e pilastro della nuova architettura economica globale … Una strategia che attuiamo con strumenti di export finance, in collaborazione con Simest (ndr. a Brescia c’era l’ad Regina Corradini D’Arienzo) e Sace, e mettendo a disposizione finanziamenti a medio-lungo termine». Detto chiaramente, come in altre occasioni, i soldi li mette lo Stato italiano.

E poi l’intervento della ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e attuale presidente dell’Associazione Italia-India per la cooperazione fra i due Paesi che dice che: “L’Italia guarda all’India e viceversa: si tratta ora di mettere a terra questo interesse bilaterale, trasformando le tante potenzialità che ci sono in iniziative concrete di investimento e crescita degli scambi”.

Andando al sodo, la Marcegaglia ha parlato dell’importanza dell’IMEC, il cosiddetto “corridoio del cotone” (nato in contrapposizione alla via della seta cinese): “Noi sosteniamo pienamente iniziative come l’Imec, il Corridoio economico India-Medio Oriente-Europa, in cui India e Italia si pongono come punti finali naturali, e il Piano d’azione per l’export italiano recentemente lanciato dal Ministro Tajani, che identifica proprio l‘India come Paese prioritario. Così come sosteniamo con forza gli sforzi condivisi dallo stesso Ministero degli Esteri per quella diplomazia della crescita volta a diversificare le catene di approvvigionamento, rafforzare il commercio e portare avanti l’accordo di libero scambio”. Sempre sottolineando l’importanza del “ruolo istituzionale” e cioè dei soldi pubblici.

E davanti agli affari non ha importanza se il governo indiano fa la guerra al proprio popolo attraverso diverse operazioni militari che portano a massacri come l’operazione Kagaar, o se continua nel suo espansionismo attaccando paesi vicini come il Pakistan!

È chiaro anche che per quanto riguarda gli accordi “economici” bilaterali come quello di Brescia, ogni rafforzamento dei legami tra i due governi fascisti si scarica di per sé sui salariati, sul proletariato e sulle masse indiane: il ministro indiano, infatti, ha messo a disposizione dell’insediamento di industrie italiane chilometri quadrati di terre in qualsiasi parte dell’India, a scelta, terre che, se sono abitate, devono essere sgombrate…

Come abbiamo più volte scritto l’imperialismo italiano (così come tutti gli altri paesi imperialisti, innanzi tutto), sono alla ricerca frenetica di “nuovi mercati”! Tutti vorrebbero “ottenere un accesso privilegiato dallo Stato più popoloso al mondo”, e questo non può che accrescere la concorrenza a livello mondiale acuendo ancora di più la crisi in corso, con la sua “stagnazione cronica” di cui parlava già Engels nel 1884! 

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