comunicato N° 2
L'attacco e l'aggressione dello stato sionista di tipo nazista israeliano all'Iran, con l'appoggio dell'imperialismo americano, è pienamente interno ai piani dell'imperialismo Usa a guida Trump di cancellare il popolo palestinese, addomesticare e rovesciare - tutti i regimi arabi della zona, porli tutti sotto la 'cappella' militare dello stato sionista di Israele, rovesciando le frazioni scomode e non addomesticate, per avere il controllo monopolistico delle fonti di energie e dell'assetto geostrategico del Medio Oriente, Golfo persico, ecc.
Questo crea in tutta l'area una seconda fase dell'azione dell'imperialismo che è interna alla dinamica degli schieramenti della marcia verso la guerra interimperialista mondiale. Una guerra mondiale "a pezzi" che vede via via tutti i tasselli incastrarsi in una dinamica, dal punto di vista dell'imperialismo, irreversibile.
L'attacco israeliano non è l'alternativa ai negoziati in corso tra imperialismo americano e Iran, con l'uso dell'agenzia dell'imperialismo, Aeia, ma è complementare, secondo lo stile: o l'Iran accetta per negoziato i diktat americani/israeliani e chiaramente, delle potenze imperialiste ad esso alleate, o viene attaccato militarmente perchè li accetti, scatenando il cane da guardia genocida e gendarme dello stato sionista di Israele.
Sia ben chiaro che dal punto di vista proletario e internazionalista e dal punto di vista dell'autodeterminazione dei popoli, l'Iran ha pienamente il diritto: a - di difendersi dagli attacchi; b - di fare tutti gli sforzi per dotarsi dell'arma nucleare come fattore di deterrenza nei confronti dello stato sionista di Israele - che è potenza nucleare illegittima - e dei paesi imperialisti, in primis l'imperialismo Usa, che fanno del monopolio dell'arma nucleare uno strumento militare principe del loro dominio mondiale.
Per questo è necessario che l'Iran e tutti i paesi arabi si oppongano ai piani dell'imperialismo Usa e del gendarme sionista.
La nostra posizione proletaria e internazionalista è quindi dalla parte dell'Iran e di tutte le nazioni arabe che vogliano opporsi alla marcia dell'imperialismo e del sionismo che comprende il genocidio palestinese, l'oppressione e il tallone di ferro sui proletari e le masse arabe.
E' ben chiaro, però, che le borghesia dominanti nei paesi arabi a capitalismo burocratico sono legate con mille fili all'imperialismo stesso, o ai paesi imperialisti in contesa con l'imperialismo Usa, Russia e Cina, e che, quindi, non possono difendere coerentemente nè l'autodeterminazione nazionale nè gli interessi dei proletari e dei popoli. Anzi, essi sono regimi, reazionari all'interno contro cui giustamente bisogna sviluppare la lotta proletaria e antimperialista, senza divenire in nessuna maniera strumento dell'imperialismo che attacca, nel caso, l'Iran.
Per contrastare l'aggressione imperialista e l'azione del gendarme sionista non c'è altra strada per i proletari e le masse che lottare perchè ci sia la risposta alla guerra dell'imperialismo e dello stato sionista e avanzare verso l'unica soluzione che è la guerra di popolo a guida proletaria all'interno di ciascun paese, in questo caso l'Iran, in unità con la resistenza del popolo palestinese.
Per noi e per i proletari operanti all'interno dei paesi imperialisti è fondamentale scendere in campo, nella solidarietà e sostegno al popolo palestinese; solidarietà all'Iran e alle masse popolare iraniane contro la nuova infame aggressione; lotta all'interno del nostro paese contro il governo Meloni che si schiera a fianco dell'imperialismo Usa/Trump, che è complice dell'azione genocida e guerrafondaia dello stato sionista a guida Netanyahu e che scarica sui proletari e le masse i costi e le conseguenze dell'aggravarsi della crisi economica mondiale e delle tensioni internazionali con i piani di riarmo, il carovita e il sostegno ai piani dei padroni del nostro paese per mettere al riparo essi, e non i proletari, le masse e le loro condizioni di vita e di lavoro, dalle conseguenze di questa situazione.
Occorre, quindi, mobilitarsi in tutte le forme, prendendo a bersaglio l'imperialismo americano, lo Stato sionista di Israele, le loro ambasciate, i loro consolati, ecc., le industrie belliche pienamente dentro questi processi, e in primis quelle legate allo stato di Israele.
Serve sviluppare il massimo del lavoro tra i proletari e le masse, sostenendo giornate e azioni di lotta, di informazione, controinformazione e solidarietà, nelle fabbriche e posti di lavoro.
proletari comunisti/Pcm Italy giugno 2025
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