mercoledì 11 giugno 2025

pc 11 giugno - La carovana Sumud Tunisia/Algeria è diretta verso Gaza attraverso il Maghreb

 

Gaza-InfoPal. Migliaia di persone provenienti da Tunisia e Algeria si sono messi in viaggio verso Gaza, con l’obiettivo di radunare più sostenitori per rompere l’assedio israeliano sulla Striscia.

Migliaia di volontari nordafricani hanno lanciato un massiccio convoglio terrestre verso Gaza, il 9 giugno, con l’obiettivo di rompere il blocco israeliano attraverso l’Egitto.

La spedizione via terra, denominata “Sumud” – che in arabo significa resilienza – è guidata dalla società civile tunisina e include partecipanti provenienti da Algeria, Marocco, Mauritania e Libia.

Fa seguito al sequestro della Madleen, la nave umanitaria diretta a Gaza con a bordo 12 attivisti internazionali, attori, medici e altri operatori umanitari, intercettati e trattenuti dalle forze israeliane.

Gli organizzatori affermano che Sumud è una risposta al blocco in mare: un tentativo coordinato di fare pressione sull’Egitto affinché apra il valico di Rafah e consenta il flusso di aiuti e l’evacuazione medica.

Il convoglio è composto da medici, giornalisti, sindacalisti e giovani attivisti, in partenza da diverse città tunisine, tra cui Tunisi, Sousse e Sfax, e si prevede che si espanderà attraversando la Libia verso l’Egitto.

Il Cairo non ha ancora rilasciato permessi di passaggio, rendendo incerto l’ingresso a Gaza.

L’iniziativa ha ottenuto ampio sostegno dalle principali istituzioni tunisine, tra cui il Sindacato Generale del Lavoro, il Sindacato dei Giornalisti e la Lega per la Difesa dei Diritti Umani, con gli organizzatori che hanno dichiarato che oltre 7.000 volontari in tutto il Maghreb hanno aderito all’iniziativa.

La cattura da parte di Israele della Madleen, parte della Freedom Flotilla Coalition, ha suscitato ampie condanne da parte dei gruppi per i diritti umani, poiché la piccola nave ha tentato di consegnare aiuti e di attirare l’attenzione su quello che le Nazioni Unite hanno definito “il luogo più affamato della Terra”.

Oltre 54.000 palestinesi sono stati uccisi a Gaza da ottobre. I funzionari delle Nazioni Unite affermano che l’enclave è sull’orlo della carestia su vasta scala.

Mentre i cieli di Gaza rimangono chiusi ai voli umanitari e Israele continua a bloccare gli aiuti via terra e via mare, il convoglio Sumud è un raro tentativo regionale di forzare l’accesso – e un test per la posizione dell’Egitto nell’assedio.

(Fonti: Quds News, The Cradle, social media).

Nessun commento:

Posta un commento