“Non possiamo limitarci a lavorare e intrattenere rapporti economici solo con democrazie che condividano appieno i nostri valori”.
I “valori” di cui parla il capo della Vw sono i profitti, la
distruzione dell’ambiente, il dispregio di qualsiasi diritto acquisito dalle
lotte dei lavoratori e delle masse… e la guerra, e questa volta, rispetto a
tante altre in cui si cercano frasi di circostanza per aggirare l’ostacolo del
rispetto dei “diritti umani” (sempre solo a parole!), lo si dice apertamente.
Ricordiamo che i capi (e i padroni di cui servono gli
interessi) delle multinazionali fanno affari oltre che all’interno degli stessi
paesi imperialisti, con la Cina, la fabbrica e il mercato più grande del mondo,
e anche con paesi come la Turchia, l’Egitto, Brasile, Ungheria, Polonia e tutta
una lunga serie di paesi più o meno fascisti…
E infatti la giustificazione di Herbert Diess è che se
dovessero essere coerenti con il rispetto dei “diritti umani” “…le aziende
europee finirebbero per fare affari soltanto con il 10% della popolazione
mondiale”. E allora addio ai profitti fatti sulla pelle del proletariato
mondiale!
Il capo della Volkswagen, secondo produttore mondiale di
auto, chiama “democratica” la società odierna in cui domina la dittatura
della borghesia in tutte le sue sfumature, Stato per Stato, che, come si
vede, è disposta a tutto pur di difendere i suoi “valori”!
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