lunedì 30 maggio 2022

pc 30 maggio - Toyota riduce ancora la produzione globale, come Stellantis, Volkswagen, Volvo, Subaru, Honda… la crisi mondiale dell’auto si approfondisce

 

Il comparto della costruzione delle auto in tutto il mondo continua ad “aggiornare” i suoi dati negativi che si approfondiscono sempre di più. I dati riportati dal Sole 24 Ore del 28 maggio riguarda la Toyota, con fabbriche praticamente in tutto il mondo, che “ha drasticamente ridotto il suo piano di produzione globale per giugno. Una prima volta martedì, con 100mila veicoli in meno a causa della perdurante carenza di microchip. Una seconda volta ieri scendendo di altri 50.000 veicoli, a 800.000. Corolla, Rav4 e Prius tra i modelli più coinvolti.”

La “ragione” in questo caso viene attribuita alla chiusura del “più grande mercato mondiale”, quello della Cina, che incide sia sulla domanda che sulle forniture, soprattutto di semiconduttori. Per questi microchip alcuni prodotti base provengono quasi esclusivamente dalla Russia e dall’Ucraina come il nichel e il neon per esempio.

La Toyota “che nel 2021 è stato il primo produttore automobilistico”, in maniera piuttosto ottimistica “ha affermato che punta a produrre 9,7 milioni di veicoli in tutto il mondo nell’anno finanziario in corso, sebbene non escluda un calo delle stime. La società ha dichiarato che sospenderà le operazioni in alcuni dei suoi stabilimenti in Giappone nella settimana del 6 giugno

E come è noto, visto che si tratta del più grande mercato mondiale, anche tante altre case subiranno i contraccolpi, aggravando “l’incertezza per le case automobilistiche.”

E aggravando la condizione di milioni di operaie e operai che dovranno subire, quando va bene, la cassa integrazione!

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