Kosovo, il premier Kurti: “Stiamo per presentare domanda di adesione a Nato e Ue”: un'altra pedina del blocco imperialista USA/UE da usare contro l'imperialismo russo
Si è conclusa, a Pristina, in Kosovo, l’esercitazione “Frozen Sabre 2022”.
In campo vari assetti di KFOR, forza multinazionale della NATO composta da circa 3.700 unità provenienti da 28 nazioni, pronta ad intervenire in tutto il Kosovo.
Lo scenario prevedeva la presenza di manifestazioni violente e blocchi stradali creati dai manifestanti.I Regional Command West (RC-W), a guida italiana, è intervenuto con unità antisommossa per ripristinare le condizioni di sicurezza e ha avuto rinforzi dal Battaglione della riserva tattica di KFOR (KTRBN) e dall’Unità Specializzata Multinazionale (MSU) dell’Arma dei Carabinieri.
Il Freedom of Movement Detachment (FOMD) del Joint Logistic Support Group (JLSG) di KFOR ha assicurato il ripristino della percorribilità stradale mentre, l’Intelligence Surveillance and Reconnaissance Battalion (ISRBN) , comandata da un ufficiale della Brigata Informazioni Tattiche dell’Esercito Italiano, durante tutta la simulazione ha garantito l’osservazione sull’area prima e durante le operazioni. Il Maggior Generale Kajari, nel suo discorso conclusivo ha espresso la propria gratitudine e apprezzamento per la professionalità, la dedizione e l’impegno dimostrati da tutti i soldati di KFOR che hanno preso parte all’esercitazione “FROZEN SABRE”, che è stata pianificata ed eseguita sotto la guida del vice Comandante, Brigadier Generale Luca Piperini.
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