sabato 2 marzo 2019

pc 2 marzo - Alla FCA di Pomigliano gli operai tornano a scioperare e i sindacati collaborazionisti a collaborare

Sono due giorni che all’FCA di Pomigliano d’Arco (Napoli), nel reparto stampaggio, la stragrande maggioranza dei lavoratori si ferma in sciopero (con percentuali altissime di adesioni) contro l’intensificazione dei ritmi di lavoro, che dal prossimo 4 marzo faranno passare il numero dei turni dagli attuali 15/17 a 18. 
Fim, Uilm, Ugl e Fismic (organizzazioni che vantano una grossa presenza tra i metalmeccanici campani in virtù della loro integrazione/collaborazione affaristica e clientelare con le varie direzioni aziendali) hanno condannato gli scioperi in corso accusando i lavoratori di essere poco responsabili verso le esigenze dell’azienda, del mercato e della produzione. 
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La fiom cerca già il punto di convergenza

fiomdal Mattino di Napoli
Nuovo stop nel reparto stampaggio dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco, dove i lavoratori
hanno aderito allo sciopero di due ore proclamato dalla Fiom, e prolungato di ulteriori due, nel primo turno di oggi. Sciopero di due ore anche al turno notturno di ieri sera, quando i lavoratori hanno incrociato le braccia dalle 22 alle 24. Secondo la Fiom le adesioni di stamattina avrebbero raggiunto quasi la totalità dei circa 100 operai del reparto, fermi dalle 7 e fino alle 11, mentre ieri sera avrebbe aderito circa il 70% dei lavoratori. Gli operai protestano contro l'incremento dei turni che passeranno a 18 dagli attuali 15 e 17, a partire dal 4 marzo a causa di un aumento di richieste della Panda. Le tute blu chiedono il rientro di tutti i lavoratori in fabbrica anziché aumentare i turni. I lavoratori dello stampaggio avevano aderito allo sciopero proclamato dalla Fiom anche al primo turno di ieri.

«Se chiediamo a gran voce un nuovo modello per saturare i livelli occupazionali degli attuali organici, è contraddittorio scioperare per un cambio di turnistica atto a soddisfare le richieste del mercato». È quanto scrivono le rappresentanze sindacali aziendali di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Acqf dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco, in una nota nella quale commentano lo sciopero proclamato ieri e oggi dalla Fiom nel reparto stampaggio della fabbrica, dove i lavoratori hanno aderito massicciamente facendo fermare l'intero reparto. Pur riconoscendo il diritto allo sciopero, gli esponenti delle altre sigle sindacali hanno sottolineato che non permetteranno «a nessuno di vanificare gli investimenti annunciati» per lo stabilimento, ed hanno invitato i lavoratori «ad un forte senso di responsabilità evitando di vanificare tutto ciò che si è costruito fino ad oggi». Le rsa, inoltre, chiedono «perché scioperare allo stampaggio contro i 18 turni e non scioperare nelle altre aziende metalmeccaniche dove si applica il contratto unitario Fim-Fiom- Uilm, dove le maggiorazioni economiche sono più basse?». I delegati, infine, hanno spiegato, tabelle alla mano, la differenza tra i 18 turni con il contratto specifico adottato da Fca, che prevede «il pagamento di 117 euro al giorno al quale si aggiungono 25 euro per la domenica notte», ed il contratto nazionale, «che con 18 turni prevede 85 euro al giorno».

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