giovedì 28 febbraio 2019

pc 28 febbraio - Palermo: Giù le mani dagli studenti! Fuori la polizia dalle scuole!

Il blitz della polizia al liceo Umberto I di Palermo è un atto di intimidazione e criminalizzazione degli studenti. Si tratta di un vero sopruso, attuato con l’aiuto di presidi compiacenti, un atto che non ha niente a che spartire con la “sicurezza” dei ragazzi.
È invece, come ricorda anche un comunicato degli studenti, di fatto un’applicazione del decreto sulla sicurezza che porta il nome del fasciorazzista Salvini, che significa criminalizzare ogni azione collettiva che non va nella direzione voluta da questo governo reazionario, e quindi tentativo di limitazione di ogni azione di protesta.
La funzione dei presidi non è certo quella di spalleggiare le azioni repressive della polizia contro gli
studenti, ma semmai quella di impegnarsi seriamente e a fondo affinché gli studenti possano studiare in condizioni decenti!
E’ questo, dunque, che prevede il ‘decreto sicurezza’? Costruire una scuola in cui gli studenti vivano nell'ansia e nel timore di essere criminalizzati e maltrattati proprio nei luoghi deputati alla propria formazione intellettuale? Ci mandano la polizia e i cani, nel frattempo i tetti ci crollano addosso, siamo costretti a venire muniti di coperte per scaldarci e trascorriamo le ore di lezione in classi super affollate”“. Dice così il comunicato degli studenti dell’Umberto I indirizzato alla città e agli organi di stampa. Mentre come ha detto qualcuno la droga i ragazzi la trovano dietro l’angolo fuori dalla scuola!
E si vanno a cercare in questi posti i criminali a Palermo? Anche questo è un modo per gettare fumo negli occhi e far dimenticare i problemi della dilagante corruzione a tutti i livelli? dello stato/mafia…?
L’unica cosa “sicura” di questo governo è che peggiora le condizioni della scuola, che taglia fondi… in questo senso siamo passati dal tentativo di imbellettamento delle “scuole belle” di Renzi alla scuola reazionaria di Salvini.
Ribellarsi è giusto e necessario per non continuare a subire le minacce e le intimidazioni. Bisogna dare risposte adeguate al cosiddetto decreto sicurezza.

Esprimiamo la massima solidarietà agli studenti
Circolo proletari comunisti Palermo

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