È invece, come ricorda anche un
comunicato degli studenti, di fatto un’applicazione del decreto sulla sicurezza
che porta il nome del fasciorazzista Salvini, che significa criminalizzare ogni
azione collettiva che non va nella direzione voluta da questo governo
reazionario, e quindi tentativo di limitazione di ogni azione di protesta.
La funzione dei presidi non è
certo quella di spalleggiare le azioni repressive della polizia contro gli
studenti, ma semmai quella di impegnarsi seriamente e a fondo affinché gli studenti possano studiare in condizioni decenti!
studenti, ma semmai quella di impegnarsi seriamente e a fondo affinché gli studenti possano studiare in condizioni decenti!
“E’ questo, dunque, che prevede il ‘decreto sicurezza’?
Costruire una scuola in cui gli studenti vivano nell'ansia e nel timore di
essere criminalizzati e maltrattati proprio nei luoghi deputati alla propria
formazione intellettuale? Ci mandano la polizia e i cani, nel frattempo i tetti
ci crollano addosso, siamo costretti a venire muniti di coperte per scaldarci e
trascorriamo le ore di lezione in classi super affollate”“. Dice così il
comunicato degli studenti dell’Umberto I indirizzato alla città e agli organi
di stampa. Mentre come ha detto qualcuno la droga i ragazzi la trovano dietro
l’angolo fuori dalla scuola!
E si
vanno a cercare in questi posti i criminali a Palermo? Anche questo è un modo
per gettare fumo negli occhi e far dimenticare i problemi della dilagante
corruzione a tutti i livelli? dello stato/mafia…?
L’unica cosa “sicura” di questo governo
è che peggiora le condizioni della scuola, che taglia fondi… in questo senso siamo
passati dal tentativo di imbellettamento delle “scuole belle” di Renzi alla
scuola reazionaria di Salvini.
Ribellarsi è giusto e necessario per non continuare
a subire le minacce e le intimidazioni. Bisogna dare risposte adeguate al cosiddetto
decreto sicurezza.
Esprimiamo la massima solidarietà
agli studenti
Circolo proletari comunisti Palermo
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