lunedì 3 ottobre 2016

pc 3 ottobre - Ieri manifestazione No Muos a Niscemi contro l'imperialismo Usa-Italia-Ue, ma non basta la semplice passeggiata. C'è sempre più bisogno di una nuova organizzazione contro il Muos

Ieri a Niscemi si è tenuta la manifestazione No Muos con concentramento in contrada Ulmo al presidio No Muos. Presidio che circa un mese fa era stato smantellato dal comune con l'intervento della digos, senza trovare molto resistenza.


Alla manifestazione hanno partecipato diverse organizzazioni, e in tutto come numeri erano circa 600 manifestanti, tra cui sindacati di base, studenti e centri sociali. Noi come proletari comunisti abbiamo portato la nostra parola d'ordine contro la guerra imperialista, e cioè: La guerra imperialista di può fermare! Solo se avanza la guerra popolare!
E' stato allestito anche un banchetto con nostro materiale tra cui lo speciale vertice nato e la formazione sull'imperialismo di Lenin.



La manifestazione poi è partita dal presidio con alla testa il comitato No Muos, durante la
manifestazione si sono urlati diversi slogan per esprimere tutta la rabbia contro questo strumento di morte da tutti i punti di vista, sia come salute di chi abita il posto, ma sopratutto come strumento guerra al servizio dell'imperialismo USA.
Durante la manifestazione c'è stato il taglio della rete come gesto simbolico di protesta, ma anche lancio di giochi pirotecnici verso la base, accompagnato da lancio di fumogeni dentro la base.


Il corte ha proseguito in seguito costeggiando tutta la rete della base mous, ormai protetta non solo dalla rete ma anche da un filo spinato di tipo israeliano, rimanendo la polizia al suo interno per controllare la base, con camionette e idrante. La repressione dello stato moderno fascista è sempre pronto ed organizzato a reprimere chi lotta contro uno strumento di morte. Ovviamente durante tutto il corteo non sono mancate le riprese della digos come gesto repressivo verso gli attivisti.


 

La manifestazione si è poi conclusa davanti il muos dove sono stati fatti gli ultimi slogan.
Anche se la partecipazione c'è stata e non in numeri come avevamo visto anni prima, non può concludersi ormai in una sola passeggiata pacifica. Perché mentre chi crede che la lotta pacifica possa portare a qualcosa, il muos viene reso operativo, infischiandosene la giustizia borghese delle masse popolari. Quindi crediamo che la lotta contro il muos debba per forza avere una nuova organizzazione, per percorrere una strada diversa che punti a sabotare realmente la base. 
Ma per portare questa lotta ad un livello più elevato non abbiamo bisogno di movimenti pacifisti, che come vediamo non servono a nulla, ma di una vera e propria guerra di popolo da parte della classe proletaria contro l'imperialismo borghese.




Solo le masse popolari e i proletari in lotta, solo una “guerra di popolo” può fermare la guerra imperialista 

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