IL CASO
Arrestata anche "l'indomabile" Hedy Epstein novantenne sopravvissuta
all'Olocausto
“Scendo in piazza da quando ero ragazza e non credevo che avrei
dovuto farlo anche a novant'anni: ma continuo perché voglio che i
giovani in piazza oggi non debbano protestare anche da vecchi come
me”. È una veterana della contestazione Hedy Epstein, la nonnina
attivista arrestata ieri mentre manifestava per l'uccisione di
Michael Brown davanti all'ufficio del governatore del Missouri a St.
Louis. Ebrea, nata in Germania nel 1924, si è salvata dall'Olocausto
grazie al Kindertransport, il treno che portò 10mila bambini ebrei
in Inghilterra. A sedici anni entra nella resistenza francese e in
seguito lavora come interprete durante il processo di Norimberga. Nel
1948 lascia l'Europa per gli Stati Uniti iniziando la sua lunga
storia di attivista: in piazza per il diritto alla casa, per quello
all'aborto e contro la guerra del Vietnam. Pacifista convinta è in
prima linea contro tutte le guerre e questo la porta in Guatemala,
Nicaragua, Cambogia. È la causa palestinese – che lei associa
all'esperienza degli ebrei durante il nazismo – a farla conoscere
internazionalmente, personaggio amato e controverso. Sconvolta dal
massacro di Sabra e Shatila, infatti, nel 1982 partecipa a
innumerevoli manifestazioni filopalestinesi, compresa quella di
qualche giorno fa al Cairo per protestare contro i bombardamenti di
Gaza City. Rientrata da pochi giorni, è subito scesa in piazza per
protestare contro quello che la polizia della città dove vive ha
fatto al giovane Michael Brown. Indomabile Hedy.
La Repubblica
20/8/14
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