Non gli è bastato prestare i suo servigi ai borghesi nostrani quando era in politica attiva (cioè
attivamente anticomunista), ma continua ancora a servirli dalle cattedre universitarie. Dal ciclo di lezioni all'Università di Perugia ha tratto un libro dal titolo: "Chi comanda quì?". Secondo il quotidiano la Repubblica è la morte della Costituzione il tema del libro e l'anticomunista Bertinotti s'incarica a trovarne il killer. Sarebbe troppo chiedergli un'onestà politica, ma almeno quella intellettuale poteva concederla al suo libro. Invece niente. Sciorina luoghi comuni come globalizzazione, primato dell'economia di mercato, un modello a forte "vocazione totalizzante" di una rivoluzione coservatrice della politica spettacolo. Omette colpevolmente di parlare del suo ruolo a capo di un partito che si definiva "comunista" e delle sue esperienze di governo che ha dato un notevole contributo a questa rivoluzione conservatrice. Bertinotti non è certo stato il killer della Costituzione antifascista, ma di certo il complice basista, questo sì!
prolcomra
20/08/2010
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