venerdì 27 settembre 2024

pc 27 settembre - Il ministro Valditara contestato a Torino, lancio di uova contro il palco - Info solidale

 

Torino, il ministro Valditara contestato da un gruppo di studenti. Lui: «Non siete democratici». I manifestanti hanno acceso dei fumogeni rossi, lanciate anche alcune uova

Visita blindata del ministro Valditara a Torino, contestato a più riprese dagli studenti mercoledì pomeriggio. I cori, a distanza, hanno accompagnato il suo intervento al ventennale di «Piazza dei Mestieri», fino a quando un ragazzo è riuscito a introdursi malgrado lo schieramento di forze dell’ordine. «Valditara, lei si deve vergognare», lo ha interrotto nella tensostruttura allestita per gli incontri, prima di essere portato via a forza. 

«Tu adesso lascia parlare, altrimenti sei un intollerante e antidemocratico, lascia parlare e abbi rispetto – ha risposto il ministro -. Io conosco meglio di te gli studenti, tu non sei uno studente, sei solo un provocatore».

Il ragazzo e un altro che ha ripreso la scena sono stati identificati e poi lasciati andare.

Intanto le proteste si sono accese a distanza, con scontri tra studenti e forze dell’ordine. Lancio di fumogeni, slogan contro il ministro e bandiere della Palestina hanno accompagnato l’azione dei

ragazzi. In piazza dei Mestieri ci sono stati anche lanci di uova contro le forze dell’ordine e contro il palco.

Un’ora prima il ministro era stato contestato anche davanti al professionale Birago dove ha incontrato la preside, docenti e alcuni studenti in occasione del centenario dell’istituto professionale di corso Novara. «Fuori i ministri da Barriera, fuori gli sbirri dalle scuole», hanno intonato gli studenti che lo attendevano sul controviale. 

Ma il ministro è riuscito ad evitarli entrando in auto nel cortile del Birago, protetto da un cordone di agenti. «Siamo qui per ribadire la nostra contrarietà alle politiche proposte dal ministro dell’istruzione Valditara. Durante l’estate è stata approvata la prima parte della riforma sugli istituti tecnici e professionali. Questa riforma muove un’ulteriore passo verso la tendenza complessiva che da decenni piega ancora di più l’istruzione pubblica agli interessi delle aziende, iniziata dal governo Renzi con la riforma della Buona Scuola», dichiara Caterina Mansueto, presidente della Consulta studentesca di Torino e militante del FGC, Fronte della Gioventù comunista. La lotta degli studenti non finisce qui. Lavoreremo per la più ampia mobilitazione studentesca nei prossimi mesi, dobbiamo spazzare via il mantra secondo cui la scuola deve piegarsi alle richieste delle imprese». 

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