sabato 3 settembre 2011

pc 3 settembre - NEPAL: L'ESERCITO POPOLARE NON DEVE CONSEGNARE LE ARMI

L’attuale dirigente del Partito Comunista Unificato del Nepal(Maoista), Dahal/Prachanda, ha deciso, sembra in seguito ad un accordo segreto preso il 25 agosto scorso con i partiti borghesi, di consegnare le chiavi dei container in cui sono state rinchiuse le armi dell’Esercito Popolare di Liberazione.

Il compagno Kiran, vicepresidente del Partito, si è opposto a questa decisione ed ha chiesto il ritiro immediato della decisione, sostenendo questa richiesta con il boicottaggio della sessione del Comitato Permanente del Partito e con diversi blocchi stradali in tutto il paese.

Riportiamo la dichiarazione di Kiran

Noi condanniamo la liquidazione dell'Esercito Popolare di Liberazione


Il nostro partito si è impegnato a portare i compiti di scrittura della costituzione e l'integrazione dell'esercito ad una conclusione significativa in conformità con lo spirito del Comprehensive Peace Agreement (CPA-Accordo di Pace Comprensivo). Abbiamo messo in chiaro che entrambe queste responsabilità devono essere realizzate contemporaneamente. Non ci può essere opinione differente circa il fatto che l'integrazione dell'esercito è una parte importante del processo di pace. È noto a tutti che abbiamo portato avanti la questione dell'integrazione dell'esercito con il consenso.

È anche chiaro che le riunioni del nostro partito tenute a vari livelli e in diverse occasioni hanno preso la decisione di integrare l'esercito in modo dignitoso. Nonostante la decisione formale del partito per concordare il raggruppamento dei membri dell’Esercito Popolare solo dopo aver risolto le questioni relative alla modalità previste dal pacchetto di integrazione e riabilitazione, la decisione improvvisa e a sorpresa di consegnare le chiavi dei container e le armi è contro la decisione della commissione permanente del partito e del comitato centrale. Questa decisione è uno stratagemma per sciogliere e liquidare l’Esercito di Liberazione del Popolo disarmandolo. Condanniamo con forza questo tipo di decisione e facciamo anche appello a tutti i diretti interessati e ai vari settori del popolo a porre fine immediatamente a questa decisione suicida.

Mohan Baidya 'Kiran'
Vice Presidente

Partito Comunista del Nepal Unificato (maoista)

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