mercoledì 1 ottobre 2025

pc 1 ottobre - I militari italiani hanno avuto un ruolo tra gli incursori di Israele alla Flottilla


la denuncia da Antonio Mazzeo: 

Chi sta per assaltare e sequestrare le imbarcazioni della Global #Sumud #Flotilla. C'è pure un pezzo d'Italia tra gli incursori di #Israele... “#Shayetet 13” (13^ Flottiglia), il corpo d’élite della Marina impiegato di norma in missioni antiterrorismo

da pagineesteri:

Shayetet 13 vanta una vecchia e consolidata partnership con le forze armate italiane. Come ricordano gli storici militari, alla sua costituzione, formazione e addestramento alle “tattiche di combattimento e sabotaggio” hanno concorso tra il 1944 e il 1948 due ufficiali della Decima Flottiglia Mas della Marina Militare. L’allora servizio segreto del SIS si incaricò della consegna allo Stato sionista dei primi mezzi subacquei. In tempi più recenti si sono svolte alcune esercitazioni congiunte tra i militari di Shayetet 13 e quelli in forza ai reparti d’assalto della Marina Militare italiana. A metà dicembre 2022, il Comando della Brigata Marina “San Marco” con quartier generale a Brindisi, ha ospitato i vertici delle forze navali d’assalto di Israele, tra cui il generale Itai Veruv. “Durante la visita il Generale ha potuto assistere ad alcune peculiari attività addestrative della Brigata, tra cui la discesa in barbettone (Fast Rope) e in

corda doppia (Rappellig) su parete e su container, dimostrazioni di combattimento militare corpo a corpo ed attività specialistiche di contrasto a dispositivi esplosivi improvvisati (Counter-IED)”, riporta lo Stato Maggiore della Marina. “Ha potuto, inoltre, osservare alcuni mezzi terrestri e anfibi impiegati dai Fucilieri, tra cui l’Amphibious Assault Vehicle (AAV-7) – veicolo cingolato anfibio in grado di navigare e muoversi su terra”.In occasione della sua missione ufficiale a Brindisi, il comandante in capo dei Depth Corps israeliani è stato pure ospite del Gruppo Mezzi da Sbarco del “San Marco”, a bordo di un battello d’assalto anfibio ad alta velocità, per “testarne le capacità durante una breve navigazione nello specchio di mare portuale”. “Nel contempo si è potuto assistere ad una attività dimostrativa di abbordaggio svolta sulla nave d’assalto anfibia “San Marco” da un team del 2° Reggimento della Brigata”, aggiunge lo Stato Maggiore. “Al termine della visita, il Generale Veruv, apprezzate le specificità e la versatilità della Forza Anfibia della Marina Militare,  ha precisato l’evidente e reciproco interesse conoscitivo tra i Paesi e la volontà futura di poter programmare attività congiunte tra le Marine dei due paesi”.

il quotidiano servo di Meloni, Libero, in un articolo di ieri titola: "Fiorenzo Capriotti e l'origine tricolore degli incursori israeliani" e poi scrive: “Nominato Comandante onorario dello Shayetet (flottiglia, ndr) 13 Fiorenzo Capriotti, già membro della gloriosa Decima MAS”. Sembra sia una parte del testo della motivazione della nomina a Comandante ad honorem ha concesso al sottufficiale italiano Fiorenzo Capriotti. Sembra, perché il riferimento alla Decima non è certo. Lo è, invece, l’origine italiana del Comandante ad honorem degli incursori di marina israeliani…Con la Repubblica, le epurazioni impediscono a molti militari non cooperanti e ad ex Salò di riprendere servizio, compresi chi, come Fiorenzo, non si è mai macchiato di crimini di guerra. Necessità di carattere diplomatico ed economico permettono, tuttavia, prospettive nuove dall’assunzione come piloti nelle compagnie di bandiera, all’addestramento all’uso di sistemi d’arma ceduti a paesi esteri. Dai caccia FIAT G59 acquistati dall’Argentina di Peron agli MTM venduti come semplici motoscafi allo stato di Israele. Se da un lato infatti il Trattato di Pace del 1947 aveva enormemente limitato le capacità difensive italiane, dall’altro il surpluss militare poteva far gola a paesi impossibilitati ad acquistare armi più moderne e costose. Ad esempio il giovane stato d’Israele nato, di fatto, sotto assedio. Il principale nemico di Gerusalemme è stato, sin dalle sue origini, l’Egitto, temibile minaccia terrestre e navale nella guerra arabo-israeliana scoppiata appena dopo la nascita dello stato. Le neonate IDF (Israeli Defence Forces) si armano come possono, rivolgendosi anche gli ex paesi dell’Asse che, come l’Italia, avevano promulgato leggi anti ebraiche e sostenuto il Reich germanico. A permettere la partenza di Fiorenzo Capriotti e di Nicola Conte (incursore di Mariassalto, forza speciale della Marina co-belligerante) per formare gli israeliani all’uso degli MTM, sarebbe stato un accordo fra le autorità italiane, i servizi segreti ed Ada Sereni, che seguiva l’emigrazione degli ebrei dalla Penisola italiana a Gerusalemme. Anche qui andiamo di “condizionale”: la peculiarità dell’argomento e la sua scarsa conoscenza non permettono infatti di avere un quadro completo dei modi in cui avvenne il “trasferimento”....Il legame fra Capriotti ed Israele non si ferma all’azione di Gaza. I rapporti fra il militare italiano e Gerusalemme si mantengono stretti nel corso degli anni, almeno fino al 1992 quando Fiorenzo riceve il grado di Comandante ad honorem dello Shayetet 13....possiamo tuttavia dire con certezza che la vicenda di Capriotti e di Conte è ben poco nota. Il marò ascolano è morto a San Benedetto del Tronto nel 2009. Ha lasciato un libro di memorie Diario di un fascista alla corte di Gerusalemme"

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