Il Ministro della guerra, il guerrafondaio Crosetto, ha
avuto la faccia tosta di rispondere agli attivisti che hanno protestato ieri sera
a Palermo contro l’assalto alla Global Sumud Flotilla e contemporaneamente
contro il “Villaggio dell’Esercito”, una specie di fiera delle armi, che sta
infangando il centro città. È stato piuttosto incauto, il ministro, visto che
si è lasciato andare alla retorica fascio-guerresca mentre diceva di parlare di pace…
Dopo aver accusato i manifestanti perché hanno affermato di “sentirsi ‘offesi’ dal solo fatto di vedere
uno stand dell'Esercito italiano ‘mentre migliaia di civili vengono sterminati a Gaza’", prima ha detto che si tratta di “un'equazione illogica, totalmente priva di senso e anche offensiva” e poi, gonfiando il petto, che sappiano bene questi ‘attivisti’ che “in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi".Ma che cosa aveva detto il 12 settembre scorso? «Non siamo pronti né ad un attacco russo né
ad un attacco di un’altra nazione, lo dico da più tempo. Penso che abbiamo
il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche
pazzo decidesse di attaccarci: non dico
Putin, dico chiunque».
Quindi se a parere di Crosetto l’esercito italiano non è
pronto ad affrontare non dice “Putin” ma “chiunque”, come “saranno pronti a
difendervi”?
Questo sì che è un ragionamento illogico e privo di senso!
e pericoloso e ridicolo!
Ma lo “smemorato” Crosetto (che a quanto pare l’’unica cosa che
ricorda bene è quando faceva il procacciatore di contratti del settore delle
armi, appunto), che non ricorda nemmeno le cose che dice qualche giorno prima, ha
invece le sue ragioni, ha tutta la sua “logica” che è quella di aiutare chi
produce armi ni questo paese, continuando a fare profitti sui morti, e così continuando
sulla via della guerra mondiale.

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