Continua e si allarga ad altri 7000 operai lo storico
sciopero iniziato il 15 settembre contro le tre grandi fabbriche di auto negli
Stati Uniti! Ford, Stellantis e General Motors.
“lo United Auto Workers, il maggiore sindacato delle tute
blu, annuncia l’allargamento dell’agitazione ad altri settemila operai, che
si aggiungono ai diciottomila che si sono fermati in tutto il Paese nelle
ultime due settimane … è la prima volta in 88 anni di storia che lo United Auto
Workers ha proclamato uno sciopero che ha coinvolto nello stesso momento le Big
Three di Detroit.”
“…il sindacato non è disposto a passi indietro dalle proprie rivendicazioni – tra cui aumento salariale di circa il 40% in quattro anni e riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 40 a 32 ore – rafforzato dall’arrivo in settimana del presidente Joe Biden ai picchetti a Detroit, confermando il sostegno agli operai.”
Il sindacato sta anche cercando aggiustamenti sul costo della vita che spingerebbero i salari più in alto
per compensare l’inflazione. E vuole il ripristino delle pensioni per tutti i lavoratori, migliori benefici per i pensionati e orari di lavoro più brevi, nonché la fine di un sistema salariale a scaglioni che avvia nuove assunzioni a salari molto più bassi rispetto a quelli migliori della U.A.W. che è di 32 dollari l'ora.“Il presidente del sindacato, Shawn Fain, ha spiegato che lo
sciopero avrebbe risparmiato Stellantis (gruppo di cui fa parte l’editore di
Repubblica) perché le controproposte dell’azienda sono state considerate un
“passo avanti” significativo.”
Questi segnali fanno dire al capo della UAW «Vinceremo – ha dichiarato
Fain in una diretta streaming – la nostra strategia sta funzionando».
Se sotto la pressione degli scioperi negli Usa Stellantis fa “passi avanti” a Mirafiori passa ai primi licenziamenti...
[notizie tratte da Repubblica e NYT]
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