lunedì 3 gennaio 2011

pc quotidiano 3 gennaio - ancora dall'india

CPI (M-L) Naxalbari
Comunicato stampa

La condanna del compagno Asit è una sfacciata violazione della giustizia


Un tribunale di Raipur (Chattisgarh) ha condannato il compagno Asit Kumar Sengupta su due accuse di sedizione e lo ha condannato al carcere a tre e otto anni. Questo avviene dopo i tre anni che è già stato costretto a stare in prigione dopo essere stato arrestato con accuse inventate, e gli è stato negato il diritto di cauzione. E’ stato il Presidente della “Lotta dell'India”, un forum a livello nazionale di organizzazioni di massa in lotta, al momento del suo arresto. Il compagno Asit è stato attivo nella pubblicazione e diffusione della letteratura maoista attraverso la Poorvaiya Publication. Era stato responsabile legale della pubblicazione della rivista internazionalista rivoluzionaria “A World To Win” (Un mondo da conquistare). Tutte queste attività erano perfettamente legali, attività registrate. Non una sola di queste pubblicazioni è stata vietata. Tuttavia, la Corte ha dichiarato che egli era coinvolto in attività illegali, nonostante l'inconsistenza delle prove presentate dal Procuratore, compresi i libri pubblicati sequestrato dalla sua casa.

Tale violazione sfacciata della giustizia è la realtà del sistema giuridico in India. Recentemente, alcune fazioni delle classi dominanti sono state costrette a manifestare il loro dissenso pubblicamente attraverso i loro media. Ciò è stato fatto in relazione alla condanna a vita emessa contro il noto attivista dei diritti umani Dr. Binayak Sen da un altro tribunale di Raipur il giorno stesso in cui il compagno Asit è stato condannato. Evidentemente, non è sollecitudine per la giustizia, ma la paura che li spinge, la paura che il loro strombazzare che l'India sia la più grande democrazia del mondo sarà gravemente denunciato apertamente da tale distorto funzionamento dell'apparato giudiziario.

L'arresto e le accuse contro il compagno Asit, e il Dr. Binayak Sen e molte altre figure pubbliche sono state mosse di apertura, i preparativi per l'assalto lanciato da parte dello stato indiano contro le masse rivoluzionarie, la cosiddetta "Operazione Green Hunt. E’ essenziale per le classi dirigenti che ogni protesta pubblica, che tutta la gente che possa essere alzare la voce apertamente contro questa guerra disumana dello stato indiano contro il popolo, siano ridotti al silenzio. Ma nonostante le uccisioni, stupri, arresti, torture, intimidazioni e detenzione di molti, l'opposizione all’Operazione Green Hunt si è solo rafforzata. La polarizzazione di forze a favore del popolo contro i reazionari si è approfondita. La guerra popolare guidata dal Partito Comunista dell’India (maoista) e la preparazione di altri partiti maoisti per aprire nuovi fronti è in corso. Il popolo trionferà!


Krantipriya
Portavoce
26-12-2010

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