giovedì 18 febbraio 2010

No TAV: lo stato di polizia in Val Susa

CHI SONO I VERI VIOLENTI?

Chianocco, 17 febbraio: come al solito, in piena notte arriva - in frazione Coldimosso - la quinta trivella che deve effettuare il carotaggio del terreno per poi procedere alla scelta del tracciato del TAV.

Diversamente da quanto accaduto nelle precedenti occasioni, quando il movimento era stato colto di sorpresa, ad attenderne l'arrivo ci sono trecento militanti del NO TAV, decisi ad impedirne il funzionamento.

Appena giunge il mezzo meccanico - scortato da centinaia di "forze dell'ordine" in assetto antisommossa - i compagni bloccano la strada statale 24 ed iniziano un fitto tiro al bersaglio contro gli infami tecnici della Sitaf: palle di neve, sputi, bottiglie piene di acqua e cascate di urina si abbattono contro il sito.

Subitamente intervengono i solerti rappresentanti delle "forze dell'ordine", caricando con una violenza inaudita i compagni: il bilancio è di due manifestanti in ospedale - uno, Simone Pettinati, di 25 anni, in prognosi riservata a causa di una emorragia procuratagli dalle percosse subite - e tanti altri contusi. Per parte loro le "divise blu" parlano di due agenti contusi, ma è evidentemente la solita sceneggiata volta a far passare per "i soliti violenti" i NO TAV.

Quello che è certo è che lor signori alzano ogni giorno di più il livello dello scontro per scoraggiare il movimento: non si illudano, non ci faremo intimidire da quella massa di masnadieri che ci governa a tutti i livelli e dai loro servi in divisa.

NO TAV, NE' QUI NE' ALTROVE!
SARA' DURA!

Torino, 18 febbraio 2010
Stefano Ghio

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