Il grave ferimento in Val Susa del giovane Simone, che fortunatamente si sta riprendendo, non è che l'ultimo episodio di una violenza quotidiana delle forze dell'ordine contro le lotte sociali -dai disoccupati a gli operai, dai no-Tav agli immigrati.
Gli sbirri sono sempre in azione: a chi chiede lavoro a chi dice no ai licenziamenti a chi difende la salute o respinge soprusi, si risponde con lo stato della polizia.
Il governo Berlusconi vuole con questo fermare le lotte, ma la repressione alimenta la ribellione.
Detto questo, è necessario rispondere colpo su colpo, perché la repressione non passa
se non raggiunge i suoi obiettivi e le masse non si intimidiscono ma intensificano la lotta.
Proletari comunisti, ovunque esiste, è e deve essere in prima fila in questa risposta
e lavora da tempo per un fronte unito contro la repressione e una manifestazione nazionale che sia una prova di forza contro governo e stato borghese.
18-2-2010
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