venerdì 21 giugno 2024

pc 21 giugno - A Torino continua la lotta degli occupanti pro-Palestina - info

Torino, gli occupanti Pro Palestina si spostano da Palazzo Nuovo al Politecnico. Il corteo nella notte imbratta il Rettorato

All'ingresso del polo universitario restano gli striscioni dell'occupazione inneggianti all'Intifada. Per la prima volta da mesi entrano dei referenti del rettorato. Al Poli «check in » di protesta all'ingresso e presidio in mattinata

A Torino è finita l'occupazione di Palazzo Nuovo, da oltre un mese al centro delle proteste degli studenti attivisti pro Palestina.  Alla fine sono stati gli stessi studenti a confermarlo in un comunicato. «Dopo 38 giorni passati a riempire gli spazi di questo polo con solidarietà, rabbia e lotta l’Intifada Studentesca ha deciso di trasformare, almeno per il momento, la propria permanenza nell’edificio e smobilitare il presidio permanente delle tende».

Poco dopo le 10 di mercoledì 19 giugno, un corteo di protesta  di circa 400 persone è partito dal polo universitario lasciandolo completamente vuoto, a quanto avrebbero verificato alcuni funzionari dell'Università entrati per la prima volta dall'occupazione per un sopralluogo.

«Oggi, 39esimo giorno di occupazione e di blocco della didattica a Palazzo Nuovo, l'Intifada dalle

università si riversa per le strade di Torino», hanno gridato al megafono gli studenti abbandonando la struttura. Dal tetto sono poi esplosi fuochi d'artificio dal tetto della struttura al grido «Intifada fino alla vittoria». Resta sullo facciata uno striscione «To be continued» che potrebbe annunciare nuove forme di lotta. 

Durante il corteo gli studenti hanno lasciato scritte sul rettorato di via Po e affisso volantini con il motto «Intifada ovunque, non finisce qua».

Il corteo è terminato poi al Politecnico, dove molti degli studenti che occupavano Palazzo nuovo si sarebbero fermati occupando l'Aula magna.

«È giunto il momento di praticare nuove forme di mobilitazione - proseguiva il comunicato degli studenti -. Il nostro obbiettivo, infatti, non è mai stato “bloccare” Palazzo Nuovo ma la liberazione della Palestina e la rescissione di ogni accordo con Israele e le aziende belliche». Se gue una cronistoria dell'occupazione: «È stato da subito un percorso di numerose assemblee che hanno seguito tutti i processi dell'occupazione, coordinandoli al meglio delle nostre capacità. Abbiamo più volte dovuto affrontare tentativi di dividerci sia internamente che esternamente in modo più o meno diretto. Sappiamo che una mobilitazione così grande e persistente non possa essere perfetta in ogni suo dettaglio, ma crediamo profondamente nella lotta che stiamo portando avanti e nei metodi che proponiamo, sui quali da oggi potremo riflettere e creare una analisi».

Per la mattinata di oggi, giovedì 20 giugno è annunciato un presidio «Per fare pressione sul senato accademico attualmente in corso, visto che dopo 37 giorni di occupazione ancora non abbiamo avuto nessuna risposta».

Sul posto una trentina gli studenti  hanno già posizionato delle strutture in legno, con tanto di filo ferrato, a rappresentate i check point israeliani presenti sulla Striscia di Gaza. Inoltre hanno portato sedie e tavolini.

Torino, gli occupanti Pro Palestina lasciano Palazzo Nuovo. Nuovo corteo in centro, imbrattato il muro del Rettorato

All'ingresso del polo universitario restano gli striscioni dell'occupazione inneggianti all'Intifada. Per la prima volta da mesi entrano dei referenti del rettorato

A Torino potrebbe essere finita l 'occupazione di Palazzo Nuovo, da oltre un mese al centro delle proteste degli studenti attivisti pro Palestina

Poco dopo le 10 di stasera, mercoledì 19 giugno, un corteo di protesta  di circa 400 persone è partito dal polo universitario lasciandolo completamente vuoto, a quanto avrebbero verificato alcuni funzionari dell'Università entrati per la prima volta dall'occupazione per un sopralluogo.

«Oggi, 39esimo giorno di occupazione e di blocco della didattica a Palazzo Nuovo, l'Intifada dalle università si riversa per le strade di Torino», hanno gridato al megafono gli studenti abbandonando la struttura. Dal tetto sono poi esplosi fuochi d'artificio dal tetto della struttura al grido «Intifada fino alla vittoria». Resta sullo facciata uno striscione «To be continued» che potrebbe annunciare nuove forme di lotta. 

Durante il corteo gli studenti hanno lasciato scritte sul rettorato di via Po e affisso volantini con il motto «Intifada ovunque, non finisce qua»

Durante il corteo i ragazzi hanno urlato slogan, sventolato bandiere palestinesi e ancora una volta hanno imbrattato il Rettorato di via Verdi

TORINO – Circa 400 studenti che ormai da un mese occupavano Palazzo Nuovo a Torino, hanno questa sera lasciato la sede delle facoltà umanistiche per dirigersi verso il Politecnico, dove l’occupazione è ancora in corso.

Potrebbe quindi essere finita l’occupazione di Palazzo Nuovo da parte di Intifada Studentesca. Dalle finestre del Palazzo, accanto alla bandiera palestinese, è stato srotolato uno striscione con la scritta “To be continued”, che lascia intendere come la protesta continuerà.

Durante il corteo i ragazzi hanno urlato slogan, sventolato bandiere palestinesi e ancora una volta hanno imbrattato il Rettorato di via Verdi. Lungo il percorso hanno affisso volantini con la scritta “Intifada ovunque, non finisce qua”.

Nessun commento:

Posta un commento