giovedì 13 giugno 2024

pc 13 giugno - Contro il G7 dei paesi imperialisti - Italia/ Puglia - Contro Modi e il suo regime

 testo diffuso alle manifestazioni in Puglia contro il G7

Contro il G7 dei paesi imperialisti - Italia/ Puglia

Contro Modi e il suo regime  

La Sanguinaria Operazione Kagaar non è altro che un genocidio contro il popolo indigeno e per il saccheggio delle ricchezze dell’India nell’interesse degli imperialisti

Alzate la vostra voce contro l’Operazione, lottiamo per rompere le relazioni economiche e militari con il regime di Modi

Ringraziamo gli amici e sostenitori della Rivoluzione Indiana all'estero, per aver organizzato in occasione della manifestazione del vertice G7 e della presenza di Modi ad esso una voce di denuncia protesta contro l'Operazione Kagaar

La classe operaia e le masse oppresse dell’India sono soggetti all’oppressione e sfruttamento della peggiore specie con l’aggravarsi della crisi del capitalismo mondiale. Per uscire dalla crisi, le potenze imperialiste hanno bisogno delle risorse naturali provenienti da ogni angolo del mondo. In questo processo, un paese enorme come l’India, che dispone di abbondanti risorse naturali e un enorme mercato, diventa una tana calda per l’imperialismo. Narendra Modi, sospinto al potere dalle multinazionali, si prodiga a servire gli interessi delle forze imperialiste.

Tutte le politiche del RSS-BJP guida da Narendra Modi servono i suoi capi imperialisti, in particolare dagli USA e dai paesi imperialisti occidentali.

Sotto il regime fascista brahmanico dell’Hindutva, le masse lavoratrici dell’India si trovano ad

affrontare una brutale repressione PER depredarle delle foreste. Le regioni forestali sono militarizzate per facilitarne la presa da parte delle grandi compagnie. Ma militari e grandi aziende affrontano la forte resistenza del popolo indiano, in particolare delle masse indigene.

Per reprimere questa resistenza, il governo fascista del BJP attua ulteriori programmi di militarizzazione. Narendra Modi viene a presenziare al prossimo vertice del G-7, dal 13 al 15 giugno in Italia per sottoscrivere diversi accordi, come è usuale in questi vertici. Si tratta del primo incontro internazionale di Modi con tutti i governi dei paesi imperialisti dopo che è stato eletto Primo Ministro per la terza volta

Dopo le ultime elezioni del Parlamento indiano. Modi ha perso la maggioranza assoluta. Il BJP non è in grado di formare un governo da solo. Il suo obiettivo di superare i 400 seggi sul totale dei 543 del Lok Sabha (la camera bassa del parlamento indiano) si è infranto. Gli elettori indiani hanno rovinato i sogni del BJP e dei suoi padroni imperialisti. Mentre firmano qualsiasi accordo con Narendra Modi, i paesi del G7 dovrebbero tenere presente che le masse indiane hanno rifiutato totalmente le politiche filo-imperialiste e filo-padronali del governo BJP e la corporatizzazione dell’economia indiana.

La sottomissione di Modi alle forze imperialiste e alle grandi compagnie multinazionali e nazionali è dimostra la sua complicità nei piani di imperialisti e della borghesia capitalistico-compradora indiana di accaparrarsi a buon mercato le risorse naturali. Nel tentativo di attrarre investimenti esteri diretti, Modi sta mettendo all’asta le risorse del paese per capitalisti stranieri e alla grande borghesia nazionale. È iniziata la seconda tranche della vendita all'asta di minerali rari come litio, cobalto, tungsteno, nichel, vanadio e altri ancora, per un valore di 362 miliardi di dollari.

Secondo un rapporto, “giacimenti di minerali sono messi all’asta in Maharashtra, Chhattisgarh e Madhya Pradesh, e negli stati meridionali di Andhra, Karnataka e Tamil Nadu”. Tutte le aree in ci sono presenti giacimenti di minerali sono in gran parte abitate da popolazioni indigene, che stanno combattendo per i loro diritti, per la vita e la dignità. Per facilitare il saccheggio delle risorse naturali del paese, nel novembre 2023 il governo del BJP ha modificato il Central Mine Act, nell'interesse degli imperialisti e dei loro lacchè, che accumulano così super-profitti per uscire dalla crisi, mentre si devasta sempre di più l'ambiente naturale del paese.

Tra il 2015 e il 2020, sotto il governo Modi in India sono stati abbattuti circa 668.400 ettari di foreste. Negli ultimi cinque anni, nel paese sono affluiti un totale di 203 miliardi di rupie di investimenti diretti esteri. Le multinazionali imperialiste hanno razziato per un valore di 47,09 miliardi di rupie all’anno. Contro questo saccheggio e rapina ci sono dure lotte di classe in tutto il Paese. Per reprimere queste lotte, le classi dominanti dell’India scatenano continuamente la repressione fascista. La forma recente è la “Operazione Kagaar”. Ciò ha portato ad una netta divisione nella società: da un lato ci sono le multinazionali e i politici loro agenti, dall’altro le masse lavoratrici del paese e chi le sostiene.

Lo stato del Chhattisgarh, dove viene spietatamente scatenata l'operazione Kagaar, è uno degli stati ricchi di minerali dell'India. Qui si trovano circa 28 varietà di minerali, compresi i diamanti. Nell'aprile 2021 rappresentava il prima 14,4% della produzione minerale totale in India. Lo stato ha due SEZ (Zone Economiche Speciali) ufficialmente approvate. Diversi protocolli d’intesa sono stati firmati dallo stato indiano e i paesi del G7 per programmi di estrazione di minerali e costruzione di infrastrutture come dighe, autostrade, aeroporti e molto altro.

I capitali esportati dai paesi del G7 sta portando al peggiore deportazione della popolazione indiana, in particolare delle popolazioni indigene, come mai visto prima nella storia. Attacchi fascisti contro le popolazioni indigene dell’India e saccheggi delle risorse naturali avvenivano già molto prima che Modi apparisse all’orizzonte. Responsabilità di Modi è aver attuato con ancora più zelo e aggressività le politiche neo-liberiste, sotto la direzione dei paesi del G7 e di altre potenze imperialiste. Oggi, la sopravvivenza e l’identità delle popolazioni indigene dell’India sono gravemente minacciate delle politiche filo-imperialiste e filo-padronali dello Stato indiano.

In Hasdeo, per la miniera di carbone del gruppo Adani sono stati abbattuti migliaia di ettari di foresta. L’Operazione Kagaar è direttamente finanziata e comandata dalle forze imperialiste per eliminare il movimento rivoluzionario in India, che sta diventando un formidabile ostacolo ai loro sogni di saccheggio totale delle ricchezze naturali dell’India.

Dall’inizio di quest’anno il governo di Modi continua a scatenare il più brutale e fascista terrore di Stato chiamato “Operazione Kagaar”, in nome della lotta antinsurrezione. Truppe armate dello Stato reazionario indiano puntano le loro armi, i loro mortai, attacchi e bombardamenti aerei, direttamente contro la popolazione indigena, che resiste eroicamente . Lo Stato indiano sta portando avanti una spudorata campagna di menzogne di guerra per impedire che i crimini perpetuati dalle forze armate siano pubblicamente denunciati. Un fiume di notizie false vengono diffuse sulle esecuzioni extragiudiziali di tribali durante l’Operazione Kagaar. Negli ultimi sei mesi più di cento rivoluzionari sono stati barbaramente assassinati dalle forze di sicurezza indiane. Sono in aumento i rapimenti, stupri, detenzioni e arresti illegali, torture e molestie. Lo Stato indiano sta violando le Convenzioni di Ginevra, la Dichiarazione universale dei diritti umani e la sua stessa Costituzione, che vietano allo Stato indiano di dichiarare guerra al proprio popolo.

Nel quadro di questo piano e questa operazione il governo fascista brahmanico Hindutva del BJP intensifica le campagne contro i rivoluzionari allo scopo dichiarato di cancellare Partito Comunista dell’India maoista entro i prossimi due anni. Da un lato , nello stato del Chhattisgarh il governo BJP parla spudoratamente di colloqui di pace, fa orecchie da mercante alle richieste del PCI (maoista) per dei colloqui di pace: innanzitutto per il ritiro degli accampamenti delle forze armate nelle aree tribali, per inchieste che accertino i fatti sui massacri compiuti in Bastar negli ultimi anni e su altri simili altrove. Ciò mostra la natura subdola dello stato indiano dell’Hindutva brahmanico.

Il marcio sistema economico e politico dell’India non è in grado di garantire nemmeno un minimo sostentamento e una vita dignitosa ai proletari e alla maggioranza della popolazione, la sua tendenza è l’ascesa del fascismo. Si tratta di un fenomeno mondiale, non limitato all’India, ma che coinvolge tutto sil sistema capitalista/imperialista nel mondo . L’intensificarsi della crisi generale del capitalismo sta formando governi fascisti o autoritari, sotto il cui regime i diritti dei lavoratori e delle masse lavoratrici sono calpestati. Tutto questo accade in una spirale di militarizzazione e corporativizzazione.

Il Comitato Centrale del PCI (maoista) fa appello alla classe operaia, alle forze democratiche progressiste e agli studenti dei paesi del G7 a protestare contro il vertice del G7 e le politiche di saccheggio delle risorse dell’India e di finanziamento dell’attacco fascista sulle popolazioni indigene dell'India.

La lotta del proletariato internazionale e delle masse lavoratrici contro il sistema imperialista e il sostegno al movimento rivoluzionario in corso in India che lotta per l’eliminazione del fascismo e del marcio sistema capitalistico e semi-feudale e semi-coloniale sono inseparabili.

Partito Comunista dell’India (maoista)

diffusione a cura del Comitato di Sostegno internazionale alla Guerra popolare in India – 

nodo italiano - info csgpindia@gmail.com

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