sabato 5 aprile 2025

pc 5 aprile - Riceviamo - A Madrid e Barcellona manifestazioni in questo momento contro il caro affitti

 




pc 5 aprile - Ancora minacce sioniste al Vittoria. MASSIMA SOLIDARIETÀ E CONDIVISIONE proletari comunisti Milano

Maledetti sionisti giù le mani dal Vittoria!

La fogna sionista alza la tensione prima del corteo del 12 aprile a Milano.

Nella notte tra il 3 e il 4 aprile qualche pezzo di merda sionista è passato dal nostro centro sociale strappando lo striscione in solidarietà con il popolo palestinese e la sua Resistenza e tutti i manifesti con il lancio del corteo nazionale del 12 aprile. Se si fossero limitati alla “solita” provocazione nella “norma” con la solita dose di miserabile ignominia degna solo del nostro disprezzo, non avremmo scritto nulla per non far perdere tempo a nessuno ma, questa seconda volta, hanno ancora di più alzato il tiro e crediamo indispensabile una fortissima denuncia pubblica che preghiamo di diffondere.

Come la scorsa volta ci hanno fatto trovare un volantino che alleghiamo, con riportata una frase minacciosa in stile fascista/mafioso/sionista ma non basta. Nel retro del volantino è riprodotta la foto ravvicinata di un nostro compagno, al centro di un mirino di un’arma da

pc 5 aprile - La guerra mondiale dei dazi e gli effetti sulla classe operaia

Il 2 aprile Trump ha scatenato la guerra commerciale mondiale - qualcuno dice che sarà una data che passerà alla storia - con la presentazione di un elenco di paesi e con i relativi dazi che gli Stati Uniti applicheranno ad ogni paese, in quella tragica sceneggiata alla Casa Bianca, davanti alla sua claque, dove ha elencato, paese per paese, il tipo di dazi che vuole imporre.

La giustificazione per questi dazi è, da un lato, quella della necessità di fare soldi per rendere l'America ricca di nuovo, un'affermazione veramente assurda visto che gli Stati Uniti hanno il Pil  più alto al mondo, 20 mila miliardi mentre quello della Germania è intorno a 4 mila miliardi e il Giappone 5 mila miliardi e dall'altro, invece, quello di costringere, per chi volesse continuare a vendere negli Stati Uniti, a produrre direttamente negli Stati Uniti, quindi un tentativo di reindustrializzazione del paese, visto che, come dice lui, negli anni le industrie sono quasi scomparse negli Stati Uniti colpendo la classe operaia per quantità, tant'è che in questa tragica sceneggiata ha chiamato accanto a sé un operaio che ha detto che quest'operazione che stava facendo era corretta perché si parla di deindustrializzazione e di necessità di reindustrializzare.

I dazi però questo aspetto lo toccano e lo toccano non come dice Trump, ma in forme diverse, perché Trump su queste cose ha detto un sacco di bugie. I dazi nella tabella sono molto pesanti, questo significa che essendo così pesanti impediranno oggettivamente a molti paesi di continuare ad esportare negli Stati Uniti. Per la Cina, per esempio, che è quella che è più colpita, c'erano già dazi precedenti ma ora ce ne sono altri di 34%, per cui si arriva a un totale di 54%.

L'Unione Europea aveva già dei dazi del 25%, adesso ce ne sono un 20% di dazi in più. Il Vietnam, per

pc 5 aprile - La centralità del lavoro dei comunisti alle fabbriche - Acciaierie d'Italia

Centrale in questa fase è tornare alle fabbriche per analizzarne le condizioni strutturali e le ricadute sugli dei piani dei padroni in materia di lavoro, salario, condizioni di lavoro, salute, sicurezza. Per noi rimangono centrali le grandi fabbriche, sia pure in una situazione in cui sono tutte praticamente in crisi, perché solo dalle grandi fabbriche è possibile ripartire con la forza operaia che possa via via coinvolgere tutte le fabbriche del Paese e offrire un punto di riferimento operaio all'intero movimento, sia sul piano sindacale, sia oggi soprattutto sul piano politico, per l'opposizione ai piani dei padroni che sono orientati verso la guerra imperialista. 

Parlare delle grandi fabbriche significa entrare nel merito delle contraddizioni che si stanno vivendo, non solo per analizzarle e denunciarle, ma anche per cogliere gli elementi su cui è importante che la classe operaia possa intervenire e soprattutto le organizzazioni che operano nelle file della classe operaia, sindacali e politiche; per poter ricostruire una minoranza operaia all'interno delle fabbriche su posizioni classiste e combattive di opposizione ai padroni e al governo, sia interni, il governo Meloni, i padroni italiani, sia europei, sia mondiali, caratterizzati oggi dalla guerra di tutti i contro tutti ispirata innanzitutto dall'imperialismo americano e dalla nuova presidenza Trump.

La situazione all'ex Ilva Taranto - oggi Acciaierie d'Italia

pc 5 aprile - Il riarmo italiano è già in corso, con programmi per 73 miliardi di euro

Da Milex Osservatorio sulle spese militari

Apr 4, 2025

AERONAUTICA. Il programma Eurofighter è stato appena incrementato con l’ordine di altri 24 caccia Typhoon (7,5 mld) che si aggiungono ai 93 in servizio. Altrettanto si prevede di fare per il programma F-35 con la richiesta di altri 25 bombardieri (7 mld) in aggiunta ai 90 già ordinati. L’Aeronautica italiana sta inoltre potenziando due flotte altamente strategiche: quella – unica in Europa – di aerei radar e per la guerra elettronica basata sui Gulfstream G550 – ne ha 3 cui se ne aggiungeranno altri 2 (550 milioni) – richiestissimi per le operazioni Nato sul fronte orientale; e quella delle aerocisterne per il rifornimento in volo basata sui Kc-767 – ne ha 4 cui se ne aggiungeranno altre due (1,3 mld). Infine, dopo anni di titubanze, si sta anche dotando di una flotta di droni armati basata sui Falco di produzione nazionale e forse anche sui Reaper americani.

MARINA. Alle 10 fregate lanciamissili Fremm se ne aggiungeranno altre 2 (1,5 mld), mentre proseguono spediti i programmi di costruzione e consegna dei 7 pattugliatori d’altura Ppa (5,7 mld) e

venerdì 4 aprile 2025

pc 4 aprile - A Roma Mobilitazione immediata contro il tentativo il DDL/decreto 1660


Presidio al Pantheon contro il DDL Sicurezza e il tentativo di questo governo di farlo passare come Decreto.
Gli studenti hanno guidato la testa di un corteo spontaneo, ma il Pantheon è stato circondato da camionette della polizia e dalla Digos. La testa è stata caricata da poliziotti in antisommossa.
Il corteo ha poi cambiato direzione, muovendosi verso Palazzo Madama.  Un nuovo contatto con le forze dell'ordine a Piazza della Minerva. Il corteo compatto prosegue per il centro di Roma.
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pc 4 aprile - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - La guerra mondiale dei dazi e gli effetti sulla classe operaia

 

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pc 4 aprile - Ddl Sicurezza, il governo forza la mano: un decreto al posto del disegno di legge

04.04.25 - Osservatorio Repressione

Il ddl sicurezza (ex 1660 ora 1236) verrà sostituito da una decretazione di urgenza, senza le necessarie richieste garantite dalla Costituzione. Il provvedimento dovrebbe approdare già venerdì 4 aprile sul tavolo del Consiglio dei ministri.

Il governo prova a forzare la mano sul ddl Sicurezza e bypassare (per ora) le Camere. Il tanto contestato disegno di legge, approvato lo scorso settembre alla Camera e ora in discussione al Senato, dovrebbe tornare di nuovo a Montecitorio perché negli scorsi giorni la commissione Bilancio di Palazzo Madama ha rilevato problemi sulle coperture finanziarie di sei articoli.

Il condizionale è d’obbligo perché, da quanto si apprende, la maggioranza di centrodestra starebbe pensando di trasformare il disegno di legge in un decreto ad hoc, che dovrebbe approdare già domani – 4 aprile – sul tavolo del Consiglio dei ministri. Tra le principali modifiche ci saranno l’eliminazione dell’obbligo di differimento pena per le detenute madri e il divieto per le persone migranti di acquistare SIM telefoniche. Inoltre, verrà introdotto anche un scudo penale per le forze dell’ordine, escludendo sanzioni disciplinari automatiche nei casi di “legittima difesa”.

Che, tradotto, significa che il nuovo provvedimento potrebbe entrare immediatamente in vigore, riuscendo così a schivare le lungaggini dell’iter parlamentare. E il ddl, così, potrebbe finire su un binario morto.

Un decreto legge che limiterà ulteriormente l’organizzazione delle lotte, il dissenso e attaccherà la democrazia nelle sue fondamenta.


Il comunicato della Rete Liberi di lottare – Fermiamo il DDL 1660

IL DDL 1660 DIVENTA UN DECRETO LEGGE

A quel che si sa, in queste ore il governo Meloni sta apprestando un colpo di mano da situazioni di emergenza bellica.

La maggioranza non è riuscita ad approvare il DDL ex-1660 “sicurezza” entro l’autunno e nel totale silenzio delle

pc 4 aprile - Femminicidi - immediate manifestazioni delle donne a Roma e a Messina - lo squallido razzista Nordio usa le morti per attaccare gli immigrati


Da Messina alla Sapienza di Roma le ragazze sono scese subito in strada, contro gli ennesimi femminicidi di Sara e di Ilaria, con l'appello emozionante a denunciare della madre di Sara. Questa immediata moblitazione, nel dolore, nella nerissima situazione di aumento dei femminicidi, è stata la risposta bella e giusta. 

Invece si è dovuta sentire la voce nera di Nordio, che mentre non ha detto nessuna parola contro questa guerra di bassa intensità contro le donne, ha usato anche queste atroci assassinii di giovani donne, per vomitare contro gli immigrati. Lui, rappresentante di un governo che nega la dignità alle donne, che vuole lasciare le madri con i bambini neonati in carcere, che nega che nelle scuole vi siano ore di educazione sessuale, osa parlare di mancanza di "civiltà", di "educazione civica" per gli altri popoli (che possono dare a questo razzista ignorante, centinaia di lezioni di civiltà). 

Una strumentalizzazione dei femminicidi per affermare, in chiaro odor di fascismo, la supremazia dell'Italia, dell'occidente, che oggettivamente suona anche come attenuante rispetto all'assassino italianissimo di Sara.

dal blog femminismorivoluzionario

Dopo l'ennesimo femminicidio, il ministro Nordio da bravo fascista da la colpa agli immigrati. Il governo Meloni fa dell'ideologia fascio razzista patriarcalista, dove gli uomini sono i possessori del diritto di vita e di morte sulle donne che si ribellano, la sua posizione l

Femminicidi, Nordio: “Da alcune etnie sensibilità diverse sulle donne”


È illusorio che l'intervento penale, che già esiste e deve essere mantenuto per affermare l'autorità dello Stato, possa risolvere la situazione". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio a Salerno commentando gli ultimi femminicidi. "Purtroppo - ha aggiunto - il legislatore e la magistratura possono arrivare entro certi limiti a reprimere questi fatti, che si radicano probabilmente nell'assoluta mancanza non solo di educazione civica ma anche di rispetto verso le persone, soprattutto per quanto riguarda giovani e adulti di etnie che magari non hanno la nostra sensibilità verso le donne".

Stupido maledetto che neanche i femminicidi fatti da uomini italianissimi scalfiscono il suo razzismo.
E questo, insieme all'altra fascio/integralista, Roccella dovrebbero varare un decreto contro i femminicidi?...

pc 4 aprile - Manifestazione a Budapest contro la presenza del criminale di guerra Netanyahu

Giovedì pomeriggio il Movimento Studentesco Anarchico ha tenuto una manifestazione in piazza Széll Kálmán a Budapest.
La manifestazione è stata organizzata perché il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nei confronti del quale è stato emesso un mandato di arresto internazionale dalla Corte penale internazionale perché sospettato di crimini contro l'umanità, è giunto in Ungheria.
"Le politiche e le decisioni di Benjamin Netanyahu hanno contribuito direttamente alla violenza e alla crisi umanitaria a Gaza. Migliaia di persone stanno soffrendo e molte vite innocenti sono state perse", si legge nella descrizione dell'evento.
Circa un centinaio di persone erano presenti alla manifestazione, scandendo parole di
condanna nei confronti di Netanyahu: "assassini di bambini", "difendiamo gli assassini" e "Portate via Netanyahu".
Inoltre, giovedì, Our Homeland ha organizzato una manifestazione in cui Netanyahu viene considerato un criminale di guerra.
Nel novembre dello scorso anno la Corte penale internazionale (CPI) dell'Aia ha emesso un mandato di arresto internazionale per Benjamin Netanyahu. Il governo ungherese definì la decisione assurda e vergognosa e dichiarò all'epoca che l'avrebbe ignorata.
Viktor Orbán ha poi invitato Netanyahu a Budapest, dove potrebbe svolgersi l'attuale visita. Con l'arrivo del Primo Ministro israeliano, anche il governo ungherese ha annunciato che avrebbe ritirato l'Ungheria dalla CPI.

giovedì 3 aprile 2025

pc 3 aprile - Il tribunale dell'Aquila succursale di Tel Aviv...

Sì agli interrogatori sotto tortura dei palestinesi arrestati a Tulkarem, no alle testimonianze avanzate dalla difesa, traduzione scorretta e fuorviante della dichiarazione di Anan Yaeesh

Dopo settimane di mobilitazione in tutta Italia e all’estero, ieri mattina eravamo a l'Aquila, davanti e dentro al tribunale per sostenere Anan, Ali e Mansour. Presenti un centinaio di compagne e compagni provenienti da varie regioni, i giovani palestinesi, l’UDAP e tantissime persone solidali dall’Abruzzo, che con le loro iniziative di solidarietà concreta hanno voluto, almeno in parte, alleggerire una giornata dura e vergognosa come quella di ieri, contrassegnata, sin dall' inizio del dibattimento dall’atteggiamento ostile, denigratorio e minimizzante della corte nei confronti della difesa, dall’arroganza servile di una PM, che dietro il suo linguaggio burocratico non ha fatto altro che avallare e legittimare la violenza coloniale, da una traduzione in gran parte errata e fuorviante, che distorceva gravemente la dichiarazione resa da Anan.

Dichiarazione che Anan aveva chiesto fosse letta dal suo avvocato in italiano, ma che di fronte al diniego del giudice, che non voleva si parlasse del contesto

pc 3 aprile - Per la Formazione rivoluzionaria delle donne

https://femminismorivoluzionario.blogspot.com/2025/04/formazione-rivoluzionaria-delle-donne_3.html


pc 3 aprile - Onore alle compagne e compagni maoisti combattenti della guerra popolare in India

 Dal 7 al 12 aprile campagna internazionale e internazionalista del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India, che si svolgerà in Italia e in tanti paesi nel mondo

STOP OPERAZIONE KAGAAR!
CONTRO LA REPRESSIONE DI REGIME PER LA LIBERAZIONE DI TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI IN INDIA!
LOTTIAMO CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA E IN SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE!
CON LA GUERRA POPOLARE E IL PCI (maoista) FINO ALLA VITTORIA!

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Fino all'ultima goccia di sangue hanno sventolato la bandiera della rivoluzione

Harsh Thakor
Sul retroscena di due delle più mortali o dolorose operazioni di rastrellamento che hanno ucciso 31 persone il 20 marzo e 16 persone, 3 giorni fa, in un epicentro delle attività maoiste nel Chhattisgarh meridionale, sono stati giustiziati 2 leader maoisti, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel far brillare incrollabilmente la bandiera del maoismo e simboleggiato il percorso della resistenza rivoluzionaria armata. Senza esitazione, qualsiasi democratico rivoluzionario riconoscerebbe il proprio ruolo nell'eroica condotta della resistenza rivoluzionaria.

Nessun umanitario dovrebbe pensarci due volte nel condannare l'esecuzione di uno qualsiasi dei suoi quadri e riconoscere la dolorosa condizione che stimola la resistenza.
I recenti massacri sono una testimonianza dell'ascesa del neofascismo, per promuovere il saccheggio aziendale e spegnere senza pietà qualsiasi resistenza democratica.
G.Renuka
Ieri, 31 marzo 2025, mentre aspettava in un villaggio a Dantewada, il DRG/Stato

pc 3 aprile - Fabbriche: i lati oscuri e antioperai dell’ex-Ilva agli azeri


Centrale in questa fase è tornare alle fabbriche per analizzarne le condizioni strutturali e le ricadute sui lavoratori dei piani dei padroni in materia di lavoro, salario, condizioni di lavoro, salute, sicurezza. Per noi rimangono centrali le grandi fabbriche, sia pure in una situazione in cui sono tutte praticamente in crisi, perché solo dalle grandi fabbriche è possibile ripartire con la forza operaia che possa via via coinvolgere tutte le fabbriche del Paese e offrire un punto di riferimento operaio all'intero movimento, sia sul piano sindacale, sia oggi soprattutto sul piano politico, per l'opposizione ai piani dei padroni che sono orientati verso la guerra imperialista.

Parlare delle grandi fabbriche significa entrare nel merito delle contraddizioni che si stanno vivendo, non solo per analizzarle e denunciarle ma anche per cogliere gli elementi su cui è importante che la classe operaia e soprattutto le organizzazioni che operano nelle file della classe operaia, sindacali e politiche, possano intervenire per poter ricostruire una minoranza operaia all'interno delle fabbriche su posizioni classiste e combattive e di opposizione ai padroni e al governo, sia interni - il governo Meloni, i padroni italiani -  sia europei, sia mondiali, caratterizzati oggi dalla guerra di tutti i contro tutti ispirata innanzitutto dall'imperialismo americano e dalla nuova presidenza Trump.

E' in questo quadro che torniamo ancora una volta sulla situazione del gruppo ex Ilva/Acciaierie Italia e in particolare sullo stato delle cose del più grande stabilimento siderurgico del nostro paese che resta Acciaierie d'Italia a Taranto, che è oggi anche uno dei più grandi stabilimenti europei dell'acciaio, e quindi una partita che al di là delle contraddizioni specifiche che presenta, in particolare nella città di Taranto, richiede che la classe operaia di questa grande fabbrica assuma un ruolo attivo all'interno dello

pc 3 aprile - Lo stato di polizia moderno fascista in salsa francese avanza... con Le Pen o senza Le Pen - info

Francia. Scioglimento gruppi ultras, Retailleau sempre più nemico pubblico n.1 

In Francia, il week end calcistico appena trascorso ha emesso più di qualche verdetto, fuori e dentro il rettangolo verde di gioco. 

Il campo ci ha detto che per il PSG di Luis Enrique la vittoria del campionato è solo rimandata di una settimana e che la lotta per il secondo posto è sempre più serrata con il Monaco che ha nuovamente sopravanzato il Marsiglia di De Zerbi e con il Nizza e il Lille che nutrono ancora qualche speranza di rimonta. 

Gli spalti invece hanno sentenziato l’elezione a nemico pubblico numero uno per il mondo del tifo francese di Bruno Retailleau, il Ministro degli Interni del governo Macron, che ha dichiarato guerra agli ultras con il suo progetto di scioglimento di diversi gruppi di ultras della Ligue 1 e della Ligue 2, a cui sta lavorando dalla fine del 2024, e con cui dice di voler porre fine alla violenza negli stadi. 

A metà marzo, ben 128 associazioni di supporters di tantissimi club francesi avevano sottoscritto il comunicato unitario dell’Association Nationale des Supporters contro il pericolosissimo progetto di legge di Retailleau. 

I gruppi di tifosi francesi desiderano esprimere il loro incrollabile sostegno ai Magic Fans e ai Green Angels di Saint-Étienne, così come alla Brigade Loire di Nantes, tutti e tre minacciati di scioglimento

pc 3 aprile - MILANO: PRESIDIO SOTTO LA RAI 3 APRILE ORE 18

 

partecipa e fai girare, la lotta non si arresta fino alla liberazione della Palestina!

PRESIDIO SOTTO LA RAI,

GIOVEDI 3 APRILE ORE 18

PARLATE DEI COLLEGHI DI GAZA!

LA RAI ROMPA IL SILENZIO SU PIU' DI 200 

GIORNALISTI PALESTINESI STERMINATI IN 18 MESI DI GENOCIDIO!

pc 3 aprile - Dolore Rabbia RIBELLIONE! - dal blog femminismorivoluzionario

 Basta dire NO e si muore!

Sara è stata uccisa a Messina perchè ha detto di NO ad un ragazzo che la perseguitava da due anni.
Un omiciattolo, frustrato può togliere la vita ad una ragazza...
Questi omiciattoli sono fascisti, perchè pieni di misera protervia, non sopportano di essere rifiutati, che le donne possano decidere, ribellarsi. Si abbeverano di humus fascista. L'altra faccia atroce è che lo possono fare!
Ragazze, donne, ribelliamoci prima che questi maledetti possano ucciderci! Ribelliamoci a questo sistema, governo fascista che fa schifosa autopropaganda sulla nostra pelle: aumentano le pene, ma intanto tu muori!

Un'altra di noi uccisa - ANCORA UNA VOLTA: SEMPRE LA STESSA STORIA!

Ieri Sara Campanella, oggi Ilaria Sula. Due giovanissime donne, uccise per mano di un giovane uomo. L’ennesimo femminicidio. L’ennesimo approccio ai fatti che sposta la responsabilità sulla vittima mentre il problema è un altro: un sistema di prevenzione che non funziona.

Era invaghito e non corrisposto”; “Non aveva mai denunciato”; “Non si era accorta del pericolo”.

Le parole pronunciate dal procuratore di Messina non spiegano un femminicidio. Lo minimizzano, lo spostano sulla donna che ha subìto violenza. Ancora una volta, davanti a un femminicidio, si sposta l’attenzione sulla donna, sulla sua presunta incapacità di riconoscere il pericolo, sulla sua mancata denuncia.

Ancora una volta, davanti a un femminicidio, si evita di parlare di un sistema che

pc 3 aprile - Il manifesto internazionale per la settimana internazionalista di azione 7-12 aprile

pc 3 aprile - Prosegue la formazione operaia su Lenin Stato e Rivoluzione

https://open.spotify.com/episode/0OJ6WqSXGQ3kZWnVXqAR5q?si=9HbcAo4oRtqhh6x3XxXOMw

pc 3 aprile - Crimini come quelli dell’ISIS: un addetto alla difesa civile a Gaza decapitato dagli israeliani

infopal

Gaza-Quds News. La difesa civile ha dichiarato che uno dei membri del suo gruppo è stato decapitato dalle forze israeliane a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. La dichiarazione ha suscitato paragoni con i crimini feroci commessi dall’ISIS.

Le truppe israeliane hanno giustiziato a sangue freddo paramedici palestinesi e medici della Mezzaluna Rossa, ha affermato la difesa civile. I loro veicoli avevano i simboli di protezione riconosciuti internazionalmente, eppure le forze israeliane li hanno attaccati senza preavviso.

Il massacro ha portato il numero delle vittime tra i soccorritori di Gaza a 110. La Difesa civile ha