giovedì 17 ottobre 2024

pc 17 ottobre - operai indiani in lotta rendono omaggio al compagno prof Saibaba , combattente democratico, rivoluzionario, antimperialista per la causa del proletariato e delle masse indiane

 

pc 17 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - La manovra fuffa e truffa antioperaia e antipopolare del governo Meloni - La legge clerico-fascista sulla maternità surrogata

 

pc 17 ottobre - Onore al compagno Saibaba - Abbasso il regime fascista imperialista di Modi/Avanti con la guerra popolare /Viva il 20 anniversario del PCI(maoista) India

20 ottobre 2024 - discorso commemorativo del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare India- Italia

 

"Il cervello è più pericoloso del diretto coinvolgimento..." 

dichiarazione del giudice dell'accusa


SAIBABA HA DETTO: “L'UNICO MODO DI FERMARMI ERA DI BUTTARMI IN GALERA”

Operai indiani Bergamo per Saibab


pc 17 ottobre - La morte del Dr GN Saibaba

 dal blog https://guerrapopolare-india.blogspot.com/

L'ex prigioniero politico Dr G N Saibaba muore all'età di 57 anni nel distretto di Hyderabad

 

Distretto di Hyderabad, 12 ottobre 2024: il dottor G.N. Saibaba, ex prigioniero politico e professore di inglese presso il Ram lal Anand College dell'Università di Delhi, è deceduto nella tarda serata di oggi a seguito di complicazioni post-operatorie dopo aver subito un intervento chirurgico per calcoli alla cistifellea. Aveva 57 anni.

Saibaba, costretto su una sedia a rotelle, che era disabile al 90% a causa di un attacco di poliomielite infantile, era in cura presso l'Istituto di Scienze Mediche di Nizam nel distretto di Hyderabad nel Telangana, dove era stato ricoverato 10 giorni fa a causa di problemi di salute. I suoi assistenti hanno detto che ha avuto un attacco di cuore intorno alle 20 ed è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale alle 20,30.

Il dottor Saibaba è stato assolto dal tribunale di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay il 5 marzo di quest'anno, quasi 10 anni dopo essere stato arrestato per la prima volta in un presunto caso di legami maoisti. È stato rilasciato dal carcere di Nagpur il 7 marzo.

Parlando alla stampa, Deepak Kumar, un caro amico di famiglia del dottor Saibaba che ha aiutato la famiglia a prendersi cura di lui dopo il suo rilascio dal carcere, e che è anche membro del Comitato per la difesa e il rilascio del dottor G N Saibaba, un'organizzazione che stava facendo campagna per il dottor Saibaba durante la sua incarcerazione, ha detto: "L'ho lasciato all'aeroporto di Delhi il 18 settembre. Due giorni prima, soffriva di un dolore estremo alla cistifellea. Lo abbiamo portato in un

pc 17 ottobre - SABATO 19 OTTOBRE 54° corteo per la Palestina - Milano

SABATO 19 OTTOBRE 54° corteo a Milano organizzato da tutte le associazioni e organizzazioni palestinesi.
Concentramento ore 15:30 in Porta Venezia con termine in Piazza San Babila.

Per fermare il Genocidio
Per un cessate il fuoco immediato e duraturo
FERMIAMO LA MANO DEGLI ASSASSINI SIONISTI !!
BASTA ARMI AD ISRAELE!

Siamo stanchi di vedere sangue. 
Siamo troppo pieni di rabbia e siamo stanchi di parole. 
Lasciamo parlare al nostro posto Yousef, un bambino assassinato nel settembre del 2023 in Cisgiordania.

IL SOGNO di YOUSEF

Il mio sogno è poter guardare qualsiasi cosa mentre vado a scuola, come gli uccelli e la natura. Voglio vedere le cose che ho sempre immaginato. Non voglio sentire l'odore del gas o vedere soldati ovunque. Non voglio avere paura di uscire. Non voglio che mia madre abbia paura che io mi faccia male o che vaghi per le strade a cercarmi, temendo che io sia stato ferito dai soldati israeliani.”

Ripreso da un articolo del 18 settembre 2023 di Save the Children:"Il 2023 è stato caratterizzato

pc 17 ottobre - Contro la demagogia del governo Meloni

Alcuni esempi lampanti di come i prezzi dei generi alimentari oscillano, naturalmente verso l’alto. I salari valgono sempre meno ma il ministro dell’economia ha il coraggio di chiedere altri sacrifici.

Siamo alle torte in faccia se non fosse grave la questione. “Più sacrifici per tutti” dice Giorgetti ministro dell’Economia. “Falso”, lo stoppa la Meloni a capo del governo in un apposito filmato: “Noi riduciamo le tasse”. Certo per i loro amici, con condoni e flax tax. Per la stragrande maggioranza, abbiamo visto come riducono le tasse: con la promessa della Meloni non mantenuta, di tagliare le accise sui carburanti. Intanto il carovita abbatte i salari.
A settembre i prezzi del carrello della spesa, fa sapere l’Istat, sono aumentati passando da più 0,6% a più 1,1% su base annua. Altri 0,5 punti che si aggiungono al già alto livello dei prezzi che, al di là delle ciance nei 2 anni del governo Meloni, non sono mai scesi.
In alcune fasi i prezzi rallentano la salita, ma si resta in alta quota. Anche quando dopo impennate super, ribassano, come nell’esempio qui di seguito.
In un Supermercato della catena “ Iper la grande I” (provincia Monza e Brianza) il prezzo dell’insalata Radicchio rosso tondo, a settembre, schizza a 10 euro (dieci euro) al kg. Già pesata e prezzata viene esposta nella cesta con tanto di cartellino su ogni singolo pezzo. Forse per invogliare i consumatori

mercoledì 16 ottobre 2024

pc 16 ottobre - Le deportazioni e i lager antimmigrati in Albania del governo fascio-razzista Meloni/Salvini

 da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 15/10


La nave dei rifiuti”, titola il manifesto di ieri. “16 esseri umani intercettati in mare nella zona di soccorso italiana, caricati sulla nave militare Libra domani arriveranno tra le reti spinate tirate su dal nostro governo in Albania. La deportazione dei migranti è cominciata. Leggi e giudici arriveranno dopo”. Un'altra tappa del carattere di questo governo che noi definiamo fin dalla sua formazione come di stampo moderno fascista, un governo che ha esordito con la strage di Cutro in cui sono morti tanti bambini sulle nostre spiagge e che all'epoca la Meloni disprezzò: la sera stessa della strage di Cutro infatti partecipava a un festino con Salvini, altra bandiera razzista, reazionaria, di questo governo.

Ora, tappa dopo tappa, attraverso leggi sempre più mirate a “colpire gli scafisti” - come dicono loro –  vogliono impedire l'arrivo sulle nostre coste dei migranti, a farli morire in mare o a riconsegnarli ai campi lager della Libia o alla politica razzista anti immigrati che c’è con l'attuale regime in Tunisia, proprio per ottenere l'appoggio economico, politico e militare (anche se non si dice) dei governi imperialisti e del governo italiano in particolare.

Tappa dopo tappa, nonostante i giudici, i numerosi processi - ultimo quello di Brindisi – stanno mettendo sotto accusa le leggi anti immigrati e il comportamento anti immigrati dei governanti. Salvini è processato e contro il processo a Palermo è in atto una vera e propria canea antigiudiziaria, una sollevazione politica, un'intimidazione che meriterebbe ben altra risposta sia a Palermo che a livello nazionale.

Giustamente Valeria Parella, che è una scrittrice, sempre sul manifesto, scrive di campi di concentramento, il suo articolo è titolato “come siamo arrivati al nostro campo di concentramento?”

pc 16 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - Da Acciaierie d'Italia di Taranto: passerelle del governo e protesta/testimonianze - Palestina: l’odiosa criminalizzazione della solidarietà a Desio

 

pc 16 ottobre - USA e Canada: Interdiction de Samidoun - Se Samidoun è terrorista siamo tutti terroristi! - Massima solidarietà

USA et Canada: Interdiction de Samidoun

Les États-Unis et le Canada ont annoncé aujourd’hui qu’ils sanctionnaient conjointement le réseau de solidarité avec les prisonniers palestiniens « Samidoun » en l’inscrivant sur la liste des organisations terroristes. Le Canada a inscrit Samidoun sur la liste des groupes terroristes, ce que les conservateurs avaient demandé la semaine dernière, tandis que les États-Unis ont en plus ajouté un citoyen canadien représentant de l’organisation à leur liste antiterroriste. Le département d’État justifie l’interdiction en décrivant Samidoun comme une organisation collectant des fonds pour le Front populaire de libération de la Palestine (FPLP), et désigne Khaled Barakat comme « membre de la direction » du FPLP.


pc 16 ottobre - Genocidio-violazione diritti umani crimini di guerra quotidiani dell'esercito sionista

Prigionieri palestinesi usati a Gaza come scudi umani dall’esercito israeliano per cercare miliziani di Hamas ed esplosivi

Soldati israeliani davanti a un tunnel nel Corridoio Philadelphi a Gaza
Soldati israeliani davanti a un tunnel nel Corridoio Philadelphi a Gaza (reuters)

Il New York Times ha raccolto le denunce di detenuti e soldati dello Stato ebraico che hanno parlato dopo aver contattato l’associazione “Breaking the Silence”. Gli esperti: “Una condotta che viola il diritto internazionale e di Israele".

martedì 15 ottobre 2024

pc 15 ottobre - Sentenza processo Ilva e situazione in fabbrica - Dopo assemblea di Taranto, incontro a Torino

 

pc 15 ottobre - L'appello della Rete Liberi/e di lottare per il 18/19 ottobre - infosolidale

Lavoratori, lavoratrici,

il Parlamento sta per approvare una proposta di legge del governo Meloni che stabilisce pene pesanti e carcere per chi organizza o fa picchetti, per chi prende parte a manifestazioni contro la guerra, le basi militari, le “grandi opere”, i disastri ecologici, per chi per bisogno occupa case sfitte, per chi protesta nei centri per immigrati o nelle carceri contro condizioni insopportabili, perfino per chi ha in casa scritti che il governo considera “terroristi” – una legge da stato di polizia.

Questa legge-manganello serve al governo e allo stato per mettere a tacere chiunque si opponga all’economia di guerra, che sta spostando sempre più risorse dai salari e dalla spesa sociale e sanitaria alle enormi spese per le guerre in corso (Ucraina, Palestina) in cui l’Italia, con la NATO e l’Unione europea, è implicata, e per la preparazione di nuove guerre, fino a Taiwan.

Per fermare questa corsa all’instaurazione di uno stato di polizia e ad una nuova guerra mondiale,

pc 15 ottobre - Pulizia etnica e crisi umanitaria nel nord di Gaza

Dal 1° ottobre 2024, l’esercito israeliano ha avviato una nuova operazione militare di intensità crescente a nord di Gaza nelle città di Jabalia, Beit Lahia e Beit Hanoun, colpendo la popolazione civile con una brutalità senza precedenti, in quello che appare con evidenza un tentativo di pulizia etnica.

I bombardamenti, incessanti giorno e notte, insieme alle incursioni dei droni che aprono il fuoco su chiunque cerchi di fuggire dalle zone assediate, hanno portato a una crisi umanitaria di proporzioni devastanti.

Nord di Gaza, blocco totale di beni e assistenza umanitaria

Il World Food Program ha confermato che Israele sta bloccando tutte le consegne di cibo al nord di Gaza, creando una situazione di fame acuta per centinaia di migliaia di civili.

Dal 1° ottobre, non è entrato neanche un chilo di farina, mentre tutti i punti di distribuzione alimentare, le cucine collettive e i panifici sono stati chiusi. La carenza di cibo è così grave che molte famiglie sono ormai allo stremo, senza alcuna prospettiva di sopravvivenza a breve termine.

Parallelamente, il carburante per il trasporto è esaurito, lasciando le ambulanze inutilizzabili. Le ultime sei ambulanze rimaste, che avevano evitato la distruzione, sono ora ferme, impedendo così il trasporto dei feriti verso gli ospedali, già in condizioni critiche a causa del sovraccarico.

Questa paralisi sanitaria ha portato molte persone a morire sul posto, incapaci di ricevere cure mediche di base. Anche i giornalisti hanno difficoltà a documentare la situazione, il che contribuisce a un silenzio mediatico sul massacro in corso.

Operazioni militari e distruzioni su vasta scala

pc 15 ottobre - MILANO, GRAVE E ILLEGGITTIMO, ATTO INTIMIDATORIO ALLA SOLIDARIETÀ E PER LA FINE DEL GENOCIDIO,

 da radio popolare: 

400 euro di multa aver esposto uno striscione contro il genocidio a Gaza.

Massima solidarietà e sostegno a Marco

A cura di: Redazione

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “stop bombing Gaza, stop genocide”. Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430€ per “propaganda politica non autorizzata”. Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa. Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione.

pc 15 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - La deportazione in Albania nuovo crimine razzista del governo Meloni - Da Milano la voce forte e chiara della Palestina

 

pc 15 ottobre - "Non finisce qui!" - avevamo detto alla lettura di annullamento della sentenza processo Ilva di 1° grado - E ieri abbiamo cominciato a renderlo realtà...


Riportiamo i temi principali che sono stati posti nell'assemblea di parti civili e avvocati, tenutasi ieri alla Provincia.

Prima di iniziare vi è stato un forte saluto/ricordo di Massimo Battista, operaio, delegato Ilva, morto il 7 ottobre, che ha combattuto contro i Riva, i padroni pubblici e privati dell'ex Ilva e che nella sua lunga battaglia soprattutto in fabbrica è stato un riferimento per tanti operai.

Noi avevamo detto dall'inizio che questo processo "Ambiente svenduto" era ed è un processo storico. Non andava visto, quindi, come un processo normale, sia pur necessario, contro padroni, ma anche rappresentanti complici delle istituzioni, della politica, ecc.. E' un processo storico sia per la quantità di imputati, chiaramente prima di tutto i Riva e le società che hanno gestito l'Ilva per vari anni, poi tutta la catena che in un certo senso dà un'immagine concreta di quello che è il sistema del capitale, perché ci sono i politici, ci sono i rappresentanti istituzionali, gli Enti che dovevano controllare, c'è la Chiesa, le forze dell'ordine; sia per l'insieme dei reati che in un certo senso coprono tutto l'arco di violazioni sulla sicurezza e la salute per cui i lavoratori sono colpiti e viene messa in pericolo la vita degli operai e delle popolazioni - dalle violazioni che avvengono nei cantieri edili a quelle nella siderurgia, a quelle nei porti, nei trasporti ferroviari, eccetera.

E anche questa sentenza di annullamento, fa diventare questo un processo storico.

Il 13 settembre è stata scritta una brutta pagina per la città di Taranto, per la difesa del diritto alla salute dei cittadini, per la difesa dei diritti dei lavoratori, della sicurezza.

Sono stati cancellati 7 anni del processo di primo grado. Ma in realtà di più, perché dal 2012 che la

pc 15 ottobre - Lo sciopero del 18 - parla una operaia della Stellantis

L’operaia Stellantis: «Negli ultimi sette mesi ho lavorato 8 giorni... Tavares? Non è un manager che stringe la mano agli operai»

Ma non serve solo lamentarsi...
Leggi l'articolo in questo blog:

La vita in Cig di Sabrina De Luca, addetta alla 500 elettrica: «Lavoro da 24 anni in fabbrica. Più di dieci li ho trascorsi in cassa integrazione. E da marzo ho prestato servizio in linea a Mirafiori solo 8 giorni. Così non si può andare avanti, non con uno stipendio da Cig di mille euro al mese e due figli da sfamare e da mandare a scuola». Sabrina De Luca è una delle 2.800 tute blu delle Carrozziere di Mirafiori, chiuse fino al 4 novembre e con poche speranze di varcare quei cancelli prima del nuovo anno, che giovedì parteciperà all’assemblea di piazza davanti alla palazzina di corso Agnelli. Cinquantadue anni, sposata, due figli, ha vissuto sulla sua pelle tutti i testacoda dell’automotive torinese dell’ultimo quarto di secolo: «operaia Bertone a Grugliasco, 9 anni filati di cassa, poi l’arrivo di Sergio Marchionne, le speranze, e il rilancio dello stabilimento nel segno di Maserati fino alla vendita della fabbrica e al trasferimento a Mirafiori dell’era Tavares».
Signora De Luca, come si vive con mille euro al mese?
«Male. Ovviamente io e mio marito non possiamo comprare un’auto nuova, e viaggiamo con una Lancia Ypsilon vecchia di dieci anni con il tubo di scappamento mezzo rotto. Si capisce poi perché il mercato dell’auto in Italia è fermo. Non ci sono soldi per andare in pizzeria, infatti io la preparo in casa per risparmiare, figurarsi per comprare una vettura elettrica o modelli Maserati scontati, come l’azienda ha avuto il coraggio di proporci qualche settimana fa. Faccio fatica a capire come siamo finiti a questo punto. Prima vivevamo un sogno ora un incubo».
Quando ha vissuto il sogno?
«I giorni di Marchionne. Io ero operaia alla Bertone, 9 anni filati di cassa integrazione e il fallimento. Poi siamo stati acquistati da Fca.
Come immagina il suo futuro?
«Grigio. Non so neppure quando e come andrò in pensione dopo una vita di cassa integrazione. Oggi il pensiero va ai miei figli, fanno le superiori. Tutto costa caro: libri per la scuola, le scarpe, il cibo, i vestiti e il mutuo da pagare. Per fortuna mio marito, che lavora in Stellantis, non è in cassa, ma il budget familiare resta risicato».
L’azienda propone trasferte ben pagate in Polonia e Francia dove il lavoro non manca.
«L’azienda vuole lavoratori sani al 100%. In tanti alle Carrozzeria abbiamo più di un acciacco, l’età media dei lavoratori è sopra i 54 anni. Io sono reduce da un tumore che mi ha lasciato un’invalidità. Non posso far altro che aspettare la riapertura delle Carrozzerie e tornare allo stipendio standard di 1.500 euro».
A Mirafiori soffrono le Carrozzerie ma vanno bene gli impianti dei cambi ibridi e l’hub di Economia Circolare. Perché non chiede il trasferimento?
«Perché sono al completo a quanto mi risulta. Tanti colleghi delle Carrozzerie si sono già trasferiti, altri arrivano da altri stabilimenti».
Di cosa si occupa in linea?
«Oggi di diagnosi della vettura. Prima ero deliberatrice a fine linee, ovvero verificavo che tutto fosse a posto».
Stellantis chiede incentivi per ripartire.
«Chi in Europa ha deciso di passare alla mobilità elettrica non ha fatto i conti con la realtà. E oggi se non c’è lavoro non compreremo né diesel né elettrico»...

lunedì 14 ottobre 2024

pc 14 ottobre - La crisi Stellantis, lo sciopero del 18, la nostra posizione e azione

 

La situazione delle fabbriche è sotto la nostra lente da sempre perché riteniamo che senza una ripresa della lotta e dell'organizzazione sindacale di classe nelle fabbriche, senza il reingresso degli operai in prima fila nel movimento generale di lotta contro il governo e senza la partecipazione, la posizione operaia nei confronti dei grandi temi della guerra, della situazione in Palestina, della repressione, il movimento nel nostro paese non può fare quel salto di qualità necessario per difendere gli interessi della classe operaia e delle masse popolari.

Però nelle fabbriche la situazione dal punto di vista degli operai va sempre peggio. Le fabbriche Stellantis sono in profonda crisi e tutti i discorsi su ripresa e piani futuri ogni giorno vengono smentiti dai fatti. Tutto il gruppo attraversa una crisi profonda che vede nella maggior parte dei casi la cassa integrazione.

Ma non è tanto ciò che esiste adesso, ma quello che può succedere dopo il vero problema, perché è legato a questi livelli produttivi, alla guerra commerciale che esiste nel mondo, al generale calo del mercato - che naturalmente è frutto e, nello stesso tempo, il risultato, la ragione della crisi generale di tutto il sistema industriale mondiale da cui nessun paese del mondo è escluso, neanche la stessa Cina.

Il problema centrale è la ripresa della lotta operaia.

Lo sciopero del 18 per il gruppo Stellantis deciso dalla Fiom che vedrà anche una manifestazione a

pc 14 ottobre - Fuori Israele dalla Fifa! Manifestazione a Udine per la partita Italia/Israele





 "Questa partita è una competizione internazionale, che dà spazio a Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini", lamentano alcuni rappresentanti del Comitato pro Pal, che chiedono il bando di Israele dalle competizioni sportive

Circa duemila persone presenti, che hanno attraversato il centro. In testa al corteo lo striscione "Diamo un calcio all'apartheid. Fuori Israele dalla Fifa”. Presenti in gran numero le forze dell’ordine che hanno blindato il percorso e la zona rossa intorno allo stadi

pc 14 ottobre - Riesce lo sciopero dei ferrovieri