Su questo terreno, quello dell'invio di armi e partecipazione italiana su tutti i teatri di guerra, non assistiamo alle balle della capa del governo che parla di risultati storici mai ottenuti su occupazione, su finanziamenti a Sanità, Scuola e Trasporti, sul taglio di tasse e altre bufale riportate dalla propaganda, no, sulla guerra il governo , attraverso il ministro Crosetto, ce lo dice chiaro e lo dice anche a Zelensky: "Sono venuto per parlare dell’undicesimo pacchetto, il decimo è stato già fatto", "questo è il momento per aumentare gli aiuti, il momento più importante degli ultimi tre anni".
In piena sintonia con quanto ha affermato il segretario generale della Nato: “Tagliare pensioni e sanità per produrre più armi”.
Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha affermato che si tratta di "armi moderne che aiuteranno i nostri soldati a sferrare colpi potenti al nemico", senza però fornire dettagli e poi ci sono le dichiarazione di Zelensky che ammette: “l’Ucraina non ha forze sufficienti per riconquistare il Donbass e la Crimea controllati dai russi. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative”.
E questa dichiarazione è alla base della seconda fase della guerra che gli imperialisti, dal Regno Unito, dalla Francia, all'Italia all'UE, già cominciano a prefigurare: stanno già pensando alla ricostruzione post-guerra e alla presenza di un contingente militare multinazionale in Ucraina. Di questo ha parlato anche il primo ministro inglese, Starmer, in visita lo stesso giorno in Ucraina.
Crosetto su questo ha detto: “Sia il presidente del Consiglio sia il ministro degli Esteri sia io abbiamo detto che ovunque scoppi la pace e serva un contingente italiano, il contingente ci sarà" e ha espresso "la speranza di parlare di pace e di peacekeeping il prima possibile in Ucraina" rimarcando a nome della borghesia imperialista italiana, dei padroni delle armi e del capitale finanziario, la "disponibilità a svolgere questo ruolo, nel quale ci siamo sempre distinti come nazione".
Parlano di "pace" ma intensificano la loro guerra imperialista sulla pelle dei popoli. L'unica via d'uscita per i proletari e le masse è rovesciare i rispettivi governi, in Italia significa preparare le forze per cacciare il governo fascio-imperialista, antioperaio e anti popolare di Meloni/Crosetto!
Vogliamo lavoro e non guerra, vogliamo un governo in mano agli operai, ai lavoratori, un vero governo antimperialista!